Strage di Capaci: Mattarella, “raccogliere il testimone di Falcone” significa impegnasi “perché a prevalere sia la causa della giustizia”

“Evitare di adottare le misure necessarie soltanto quando si presentano condizioni di emergenza”. È l’“importante insegnamento per il futuro” che bisogna trarre dalle “drammatiche esperienze” vissute nel contrasto alla mafia sottolineato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’iniziativa dal titolo “La memoria di tutti. L’Italia, Palermo trent’anni dopo”, promossa dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.
È compito delle Istituzioni – di tutte le Istituzioni – prevedere e agire per tempo, senza dover attendere il verificarsi di eventi drammatici per essere costretti a intervenire.
“È questa consapevolezza che dovrebbe guidare costantemente l’azione delle Istituzioni per rendere onore alla memoria dei servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la tutela dei valori su cui si fonda la nostra Repubblica”, ha ammonito il Capo dello Stato. “Con la stessa consapevolezza – ha osservato – stiamo affrontando una stagione difficile, dolorosa, segnata prima dalla pandemia e poi dalla guerra nel cuore d’Europa, che sta riproponendo quegli stessi orrori di cui l’Italia conserva ancora il ricordo e che mai avremmo immaginato che si ripresentassero nel nostro Continente”. “Ancora una volta sono in gioco valori fondanti della nostra convivenza”, ha evidenziato Mattarella, facendo riferimento alla “violenza della prevaricazione” che “pretende, nella nostra Europa, di sostituirsi alla forza del diritto”. “Con tragiche sofferenze per le popolazioni coinvolte e per quelle che, da remoto, patiranno le conseguenze del conflitto. Con grave pregiudizio per il sistema delle relazioni internazionali e per le prospettive di sviluppo delle condizioni dell’umanità”, ha aggiunto il presidente, rilevando che “il ripristino degli ordinamenti internazionali, anche in questo caso, è fare giustizia. Porre cioè la vita e la dignità delle persone al centro dell’azione della comunità internazionale”. “Raccogliere il testimone della ‘visione’ di Giovanni Falcone – ha concluso il Capo dello Stato – significa affrontare con la stessa lucidità le prove dell’oggi, perché a prevalere sia – ovunque, in ogni dimensione – la causa della giustizia; al servizio della libertà e della democrazia”.

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