Ucraina: sindaco e amministratore regionale di Leopoli a mons. Gallagher, “visita Papa Francesco sarebbe un segno per noi e per il mondo intero”

(Foto dal sito rkc.lviv.ua)

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L’Ucraina aspetta Papa Francesco. “Il nostro popolo crede veramente in Dio e ha fiducia nella Chiesa; credono anche che la Chiesa sia capace di fare grandi cose. E la visita di Papa Francesco sarebbe un segno per noi e per il mondo intero”. Lo hanno detto ieri i vertici della città e della regione di Leopoli all’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, in visita dal 18 al 20 maggio in Ucraina. Prima di partire per Kiev – si legge sul sito dell’arcidiocesi cattolica latina di Leopoli – l’arcivescovo Gallagher ha avuto un incontro con il capo dell’amministrazione militare regionale di Leopoli, Maksym Kozytskyi e con il sindaco della città di Leopoli Andriy Sadovyi. “È molto importante per noi sentire il vostro sostegno e il sostegno della Chiesa”, hanno detto i due rappresentanti della città di Leopoli. “Nella regione di Leopoli, la Chiesa svolge un ruolo molto importante nella vita delle persone. Le persone ascoltano attentamente tutto ciò che dice il Papa. Ecco perché è così importante per noi” che mons. Gallagher “sia venuto da noi e abbia sentito e visto ciò che ogni ucraino sente e vede oggi. Questa visita è importante non solo per la comprensione e il sostegno, ma speriamo anche che il coinvolgimento di Papa Francesco ci aiuti a riportare indietro dalla prigionia i soldati del reggimento Azov, i nostri eroi”. Secondo quanto riporta l’arcidiocesi, Gallagher ha assicurato che la Santa Sede è sempre pronta al confronto e allo scambio di opinioni con i vertici dell’Ucraina, e questo è uno dei motivi della visita. All’incontro hanno partecipato anche l’arcivescovo Mechyslav Mokshytskyi, metropolita di Lviv, il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi Edward Kava e l’ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede, Andriy Yurash. Prima dell’incontro, il capo dell’amministrazione militare regionale ha donato al diplomatico vaticano una camicia ricamata come simbolo del popolo ucraino, in occasione della Giornata del ricamo che si è celebrata ieri. E il sindaco ha regalato all’arcivescovo Gallagher un braccialetto di sopravvivenza in paracord con i colori nazionali blu e giallo.

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