Messico: arcidiocesi di Tijuana, cordoglio per omicidio di padre Rivas Saldaña. È il primo sacerdote ucciso nel Paese quest’anno

È forte il dolore dell’arcidiocesi di Tijuana per l’uccisione, avvenuta nei giorni scorsi e scoperta mercoledì, di padre José Guadalupe Rivas Saldaña, 58 anni, parroco e responsabile della Casa del migrante a Tecate, comune alla frontiera con gli Stati Uniti, pochi chilometri a est di Tijuana.
L’arcidiocesi e l’arcivescovo Francisco Moreno Barrón, come si legge in una nota, “si uniscono in preghiera per il ritorno alla casa del Padre di p. José Guadalupe Rivas Saldaña, che ha servito nella nostra arcidiocesi per più di 25 anni. Cristo Risorto sia forza e conforto per la sua famiglia, il Movimento cattolico del Rinnovamento carismatico nella nostra arcidiocesi, la comunità della Casa del migrante de Nuestra Señora de Guadalupe e per la parrocchia di San Giuda Taddeo nel Comune di Tecate dove ha servito come parroco”.
Secondo i dati del Centro cattolico multimediale, si tratta del primo sacerdote ucciso in Messico nel 2022 e il quinto a partire dal 2018. Nel Comune di Tecate si sono già verificati quest’anno 28 omicidi. Secondo i dati del 2021, Tijuana è considerata la città più violenta del mondo.
Il sacerdote era irreperibile da alcuni giorni ed è stato trovato, insieme a un’altra persona uccisa con lui, con evidenti segni di tortura.

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