Ucraina: Biffoni (Anci), “posti offerti dai Comuni nel Sai tre volte superiori ai finanziamenti, disponibilità da non mortificare”

“L’accoglienza sul territorio poggia su due pilastri fondamentali, che sono i Comuni e il Terzo settore”. “Nessuno dei due sta in piedi senza l’altro. Solo il Sai garantisce questa alleanza, la rende strutturale. Come Anci possiamo rivendicare di non aver mai smesso di crederci”. È quanto ha rimarcato il delegato dell’Anci all’immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni, commentando i risultati dei due Avvisi dedicati al Sistema di Accoglienza e Integrazione, in occasione del Festival Sabir 2022 in corso a Matera.
Conclusi i termini per la presentazione da parte dei Comuni delle domande di allargamento del Sistema Sai per far fronte all’accoglienza dei profughi ucraini, Biffoni ha osservato che “siamo in una fase molto delicata in cui si stanno definendo nuovi equilibri e si stanno sperimentando nuovi modelli”. “Ma i segnali dai territori – ha ammonito – parlano chiaro, basti infatti guardare ai risultati dei due bandi di allargamento del Sai: quello di ampliamento di progetti già attivi e quello per nuovi progetti. In entrambi i casi, le risposte dei Comuni sono andate ben oltre i posti messi a finanziamento dagli avvisi. I posti finanziati dal Governo sono 4.530, i Comuni, più di 500, hanno risposto per circa 13.000 posti”. “I Comuni – ha aggiunto – hanno scelto ancora una volta il Sistema Sai come sistema che meglio garantisce da un lato la migliore integrazione dei rifugiati e dall’altro il benessere delle comunità accoglienti”. Secondo Biffoni, “il segnale è inequivocabile e non può essere ignorato. È dunque necessario che si trovi un modo per non mortificare questa disponibilità, mantenendo in graduatoria tutti i progetti in attesa di individuare i percorsi e le risorse per attivarli”.

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