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Scozia: lettera aperta dei leader delle chiese cristiane al governo. Rischio povertà, intervenire sui prezzi dei beni di prima necessità

Sono le tre più importanti chiese cristiane scozzesi, in un comunicato congiunto, a lanciare un appello ai governi britannico e scozzese perché “mettano da parte le differenze politiche” e intervengano, insieme, a “cercare soluzioni efficaci” per la crisi provocata dall’aumento del costo della vita. “Le bollette dell’energia cresceranno in modo significativo in aprile e l’inflazione farà salire i prezzi di tutti i beni essenziali tra i quali anche il cibo”, scrivono il vescovo Hugh Gilbert, presidente della Conferenza episcopale cattolica scozzese, Lord Wallace, moderatore della presbiteriana Chiesa di Scozia, e il reverendo Mark Strange, vescovo responsabile della Chiesa episcopale scozzese. “Sono aumenti che andranno a colpire soprattutto famiglie con redditi bassi e spingeranno molte persone nella povertà, dando vita, per molti, alla difficile scelta se mangiare o accendere il riscaldamento”. “Chiediamo ai governi britannico e scozzese di unire i loro sforzi in uno spirito di compassione e pragmatismo per trovare soluzioni efficaci a questa situazione molto seria, che sta peggiorando di giorno in giorno”, scrivono ancora i tre leader cristiani scozzesi. Il comunicato è accompagnato da tre esempi di iniziative di comunità gestite o sostenute dalle chiese locali. Si tratta di centri di consulenza per i debiti, banche del cibo e iniziative per garantire un pasto caldo, durante le vacanze scolastiche, ai bambini delle famiglie più povere.

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