Politica: Università Lumsa, da domani al 19 marzo un congresso internazionale per “educare alla democrazia in un mondo frammentato”

“Favorire il dialogo tra teorici e pratici della politica”. È questo uno degli obiettivi il Congresso internazionale “Educare alla democrazia in un mondo frammentato”, in programma all’Università Lumsa di Roma da domani al 19 marzo. Lo ha spiegato mons. Guy-Réal Thivierge, segretario generale della Fondazione Gravissimum Educationis, precisando che all’evento – promosso dall’organismo pontificio – oltre ad esperti ed accademici di varie discipline “parteciperanno anche ex primi ministri, attuali ministri e persone che si interessano alla formazione e all’educazione alla politica, ma hanno anche un’esperienza molto concreta nel settore”. In Cile, ad esempio, ha spiegato Rodrigo Mardones, dell’Università cattolica del Cile, è nato un progetto che ha lo scopo di “coordinare accademici che si occupano di filosofia, psicologia, sociologia” per riflettere “su quali siano quelle virtù che favoriscono la partecipazione elettorale e non elettorale”, in un contesto caratterizzato da “povertà e mancanza di equità sociale, che condizionano la partecipazione politica”. In Messico, ha ricordato María Eugenia Cárdenas Cisneros, dell’Università Anáhuac, “ci sono più di 32 milioni di poveri”: “È un orizzonte che ci interpella tutti, se vogliamo contribuire alla cultura della partecipazione, del dialogo, dell’incontro fra le differenti culture, affinché ci sia una democrazia valida”. Quella libanese, ha fatto notare Annie Tohme Tabet, dell’Università San Giuseppe di Beirut, “è una realtà molto particolare”, in cui “la democrazia si fonda sulla ‘spartizione di una torta’ tra 18 differenti comunità religiose, alcune delle quali sono molto marginalizzate, e ciò è molto frustante per i giovani libanesi. Si fa fatica ad avanzare verso un livello di vera democrazia”. L’università, in questo contesto, “lotta per la democrazia cercando di fare analisi indipendenti e autonome”. “Crediamo nel potere dell’educazione”, ha assicurato Allan de Guzman, della Pontificia Università San Tommaso, dalle Filippine, spiegando come l’intento del suo ateneo è quello di “cercare di rispondere ai problemi della società filippina”, attraverso studi e proposte concrete di partecipazione alla politica.

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