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Parlamento Ue: 3,5 miliardi agli Stati membri per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina. Al voto il caricatore unico per smartphone

(Foto SIR/Parlamento Ue)

(Strasburgo) Dovrebbe giungere oggi da Strasburgo, dove il Parlamento europeo è riunito in plenaria, il via libera a 3,5 miliardi di euro aggiuntivi per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina. I deputati hanno discusso ieri e voteranno oggi norme semplificate sull’uso dei fondi regionali Ue. “La proposta Fast-Care (Flexible Assistance for Territories) della Commissione semplifica – come spiegano al Parlamento – le regole per l’utilizzo dei fondi di coesione per alleviare le conseguenze dell’attacco russo all’Ucraina e prevede un prefinanziamento aggiuntivo di 3,5 miliardi di euro nel 2022 e 2023”. L’iter della proposta è stato accelerato dalla commissione per lo sviluppo regionale per garantire un aiuto tempestivo ai Paesi e alle regioni dell’Unione con un gran numero di rifugiati provenienti dall’Ucraina “e per mitigare il ritardo negli investimenti causato dagli alti costi dell’energia e dalla carenza di materie prime e forza lavoro”.
Sempre oggi il Parlamento dovrebbe approvare in via definitiva la nuova legge che prevede una soluzione comune a livello Ue per la ricarica di telefoni cellulari, tablet e altri dispositivi elettronici. “Secondo la normativa, che è parte di un impegno più ampio per rendere i prodotti Ue più sostenibili, ridurre i rifiuti elettronici e semplificare la vita dei consumatori, entro la fine del 2024 una serie di dispositivi elettronici portatili di piccole e medie dimensioni, come telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali e cuffie, dovranno essere dotati di una porta di tipo Usb-C”. Inoltre, la direttiva armonizza ulteriormente la tecnologia di ricarica rapida, “oltre a fornire ai consumatori informazioni chiare sulle caratteristiche di ricarica e consentire agli acquirenti di scegliere se acquistare prodotti elettronici nuovi con o senza dispositivo di ricarica incluso”.
Secondo le intenzioni della normativa, “questi nuovi obblighi consentiranno il riutilizzo di un maggior numero di caricabatteria e aiuteranno i consumatori a risparmiare fino a 250 milioni di euro all’anno sull’acquisto di caricatori non necessari. I caricabatteria inutilizzati e smaltiti generano circa 11.000 tonnellate di rifiuti elettronici all’anno.

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