Parlamento Ue: Sassoli, “una grande conferenza con le assemblee nazionali per un nuovo parlamentarismo europeo”

(foto SIR/Parlamento europeo)

“Una grande conferenza con i parlamenti nazionali per un nuovo parlamentarismo europeo”. È quanto auspicato oggi da David Sassoli, presidente dell’Assemblea Ue, all’Innovation Day del Parlamento europeo. “Ci avviamo verso i due anni dall’inizio della pandemia e finalmente riusciamo a vedere qualche segnale positivo che ci fa sperare nel ritorno verso la normalità. Certo ancora non possiamo dire che il pericolo sia passato soprattutto a causa delle incertezze causate dalle varianti del virus. Rispetto ad un anno fa però abbiamo i vaccini che ci danno fiducia e la sensazione di essere vicini alla fine della crisi sanitaria”. Sassoli ha ampiamente affrontato i temi della democrazia rappresentativa e il ruolo delle assemblee legislative.
“La crisi sanitaria ha cambiato completamente il nostro modo di vivere e ha rappresentato una sfida senza precedenti per tutti noi, ma è stata anche un’opportunità per riconoscere i rischi strutturali che l’Ue deve affrontare. Il lavoro di questo Parlamento è il miglior modo di promuovere la democrazia, il multilateralismo, la cooperazione. Sono valori questi che non possiamo dare per scontati in nessun momento… In questo contesto le sirene dell’autoritarismo potevano essere una dolce tentazione. I cittadini in difficoltà potevano essere indotti a sacrificare quote di libertà e diritti alla ricerca di un rimedio veloce ma spesso inefficace per problemi complessi. Il populismo poteva trovare terreno fertile nella paura e portare alla ricerca di soluzioni egoistiche e di corto respiro al posto di cooperazione e soluzioni condivise. Il rischio era molto alto, ma rimanendo attivi e operativi abbiamo mandato un messaggio forte e chiaro: noi non abdichiamo al nostro ruolo di legislatori”.
“Abbiamo però anche imparato che la democrazia basata sul ruolo centrale del parlamento è un sistema molto fragile che diventa forte e robusto solo se riesce a stare al passo con i tempi e autotrasformarsi. La pandemia è stata la minaccia che non ci aspettavamo, ma i pericoli e le trappole che ci tende la modernità sono molteplici: le disuguaglianze economiche e sociali causate dalla globalizzazione e dal cambiamento climatico; l’impatto delle nuove tecnologie dell’informazione e delle biotecnologie sulla struttura stessa del tessuto sociale ed economico; i fenomeni migratori; attacchi informatici sempre più frequenti ed aggressivi”. “A questo proposito io credo che il Parlamento europeo debba ancora una volta prendere la leadership e farsi promotore di una grande conferenza con i nostri parlamenti nazionali dalla quale dovrà uscire una carta del nuovo parlamentarismo europeo. Solo adattando le nostre risposte ai tempi che viviamo saremo in grado di dare ai cittadini le risposte che si aspettano da noi”.
Sassoli ha poi osservato: “La Conferenza sul futuro dell’Europa ha iniziato i suoi lavori da poco. Io mi auguro che in quell’ambito ci sia lo spazio per ripensare al funzionamento dell’architettura istituzionale dell’Ue ed alle sue procedure, non solo per essere al passo con i tempi ma per anticiparli e immaginare come sarà il mondo di domani e come noi potremo avere un impatto su di esso”.

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