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Conferenza sul futuro dell’Europa: cresce la copertura mediatica. E per ora poche fake news

È stata “significativa” la copertura mediatica che le attività della Conferenza sul futuro dell’Europa hanno avuto dal 10 marzo, quando è stata firmata la dichiarazione congiunta tra Parlamento, Commissione e Consiglio Ue, fino a metà giugno: circa 1.500 articoli pubblicati in tutti gli Stati membri, per una media settimanale di 105 servizi giornalistici. È la “Conference Campaign’s Intelligence Cell”, formato da staff degli uffici di comunicazione delle tre istituzioni, che fornisce i dati sull’andamento della campagna di informazione legata alla Conferenza, nel suo secondo rapporto di monitoraggio. Le testate che hanno generato più articoli sulla Conferenza si trovano in Romania, Slovenia, Croazia e Portogallo (l’Italia è al sesto posto della classifica). Il momento più segnalato è l’evento inaugurale a Strasburgo il 9 maggio, con quasi 500 segnalazioni, seguito dalla firma della dichiarazione e dal lancio della piattaforma multilingue (circa 200 ciascuno). Il sistema Teletrax, che monitora 220 canali televisivi, ha rilevato 1.452 volte le immagini prodotte dalle istituzioni Ue sulla Conferenza, trasmesse da 105 canali. Anche per i media audiovisivi, l’evento del 9 maggio ha attirato maggiormente l’attenzione. Quanto ai social, solo nell’ultimo mese, 36.600 post hanno menzionato la Conferenza e hanno generato 132.700 interazioni. Notizia decisamente positiva è che fin qui non sarebbe stata identificata una “narrativa di disinformazione” sulla Conferenza, salvo isolate e poche “storie ingannevoli”.

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