Caporalato: Lamorgese (min. Interno), “reato orribile, per sconfiggerlo occorre l’impegno di tutti”

“Siamo qui per sconfiggere il reato orribile che è il caporalato”. “Occorre l’impegno di tutti. Della società civile, delle organizzazioni rappresentative dei lavoratori, delle imprese agricole”. Lo ha affermato questa mattina il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione della firma del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato.
“Non è il momento delle criticità, ma è il momento di guardare in positivo”, ha spiegato la titolare del Viminale aggiungendo che “questo protocollo può dare slancio al Piano triennale” redatto dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Riferendosi alle tragedie degli ultimi anni, Lamorgese ha rivendicato che “come amministrazione dell’Interno abbiamo portato alla conclusione un accordo molto importante, il primo in Italia e che verrà replicato, siglato in Puglia proprio a Borgo Mezzanone, dove abbiamo messo delle risorse e abbiamo previsto il compimento di moduli abitativi per 1.300 migranti, un centro attualmente destinato all’accoglienza dei richiedenti asilo e che verrà invece utilizzato per coloro che lavorano in agricoltura, per dare loro condizioni di vita che siano più dignitose”. Previsto anche “un centro per l’impiego dove andranno a incrociarsi domande e offerte di lavoro”, ha proseguito Lamorgese, precisando che “tutto questo è stato fatto con i Fondi Pon, circa 12 milioni e mezzo di risorse”. “Le prime 50 sistemazioni – ha annunciato – verranno inaugurate ai primi di settembre. Analogo protocollo verrà firmato in Calabria, nella piana di Gioia Tauro”. A Saluzzo, con un progetto interistituzionale, è stato possibile allestire “circa 235 soluzioni abitative per lavoratori stagionali, con risorse Fami per circa mezzo milione di euro”. A queste si aggiungono le 17 unità abitative a Cassibile, nel Siracusano, al quale il Viminale ha contribuito con circa 250mila euro. “Ho voluto darvene conto – ha evidenziato il ministro – perché non si vedano solo gli aspetti negativi; certamente tutto è migliorabile, ma fondamentale è che ci sia una sintesi tra tutte le istituzioni presenti, ad iniziare dall’Anci. Essere qui insieme deve fare in modo che ognuno di noi deve vederla in positivo e non solo in negativo. Ci sono tanti aspetti positivi e c’è un impegno di portare a termine un progetto ambizioso”.

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