Consumo di suolo: Snpa, “le installazioni per il fotovoltaico meglio sui tetti che a terra. In un anno persi 180 ettari per questo tipo di impianti”

C’è una correlazione tra il consumo di suolo e le isole di calore. “A livello nazionale superano i 2.300 gli ettari consumati all’interno delle città e nelle aree produttive (il 46% del totale) negli ultimi 12 mesi. Per questo le nostre città sono sempre più calde, con temperature estive, già più alte di 2°C, che possono arrivare anche a 6°C in più rispetto alle aree limitrofe non urbanizzate”. È quanto si legge nell’edizione 2021 del Rapporto sul “Consumo di suolo in Italia” a cura del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa).
Rispetto al tema della “transizione ecologica” e del “fotovoltaico”, meglio installazioni sui tetti che a terra: “Solo in Sardegna ricoperti più di un milione di mq di suolo, il 58% del totale nazionale dell’ultimo anno. E si prevede un aumento al 2030 compreso tra i 200 e i 400 kmq di nuove installazioni a terra che invece potrebbero essere realizzate su edifici esistenti – evidenzia il Rapporto -. Il suolo perso in un anno a causa dell’installazione di questa tipologia di impianti sfiora i 180 ettari. Dopo la Sardegna è la Puglia la regione italiana che consuma di più con tale modalità, con 66 ettari (circa il 37%)”. E con la logistica “l’Italia perde ancora più terreno. Invece di rigenerare e riqualificare spazi già edificati, sono stati consumati in sette anni 700 ettari di suolo agricolo e il trend è in crescita. In Veneto le maggiori trasformazioni (181 ettari dal 2012 al 2019, di cui il 95% negli ultimi 3 anni) dovute alla logistica, seguita da Lombardia (131 ettari) ed Emilia- Romagna (119)”.

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