Green Deal: Commissione Ue, interventi su gas a effetto serra, trasporti, energie rinnovabili. Nasce il “Fondo sociale per il clima”

Le proposte odierne, avanzate dalla Commissione Ue per contrastare il cambiamento climatico, “consentiranno di imprimere l’accelerazione necessaria alle riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra nel prossimo decennio”. Le proposte legislative associano: “L’applicazione dello scambio di quote di emissione a nuovi settori e il rafforzamento dell’attuale sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue”; un aumento dell’uso di energie rinnovabili; una maggiore efficienza energetica; “una più rapida diffusione dei modi di trasporto a basse emissioni e delle infrastrutture e dei combustibili necessari a tal fine”; l’allineamento delle politiche fiscali con gli obiettivi del Green Deal europeo; “misure per prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio”. Figurano proposte sulle emissioni industriali e civili; sulle fonti energetiche “pulite”; sul settore primario e la silvicoltura; sulle emissioni delle autovetture e dei furgoni; i carburanti per l’aviazione e il trasporto marittimo. Tutte queste proposte sono collegate e complementari. Si prevede inoltre “una transizione equa dal punto di vista sociale”. Una nota di Bruxelles spiega: “Mentre nel medio e lungo termine i benefici delle politiche climatiche dell’Ue superano chiaramente i costi di questa transizione, le politiche climatiche rischiano di esercitare nel breve periodo un’ulteriore pressione sulle famiglie, gli utenti dei trasporti e le microimprese più vulnerabili. Le politiche contenute nel pacchetto presentato oggi ripartiscono quindi equamente i costi della lotta e dell’adattamento ai cambiamenti climatici”.
Inoltre, gli strumenti per la fissazione del prezzo del carbonio generano entrate che possono essere reinvestite per incentivare l’innovazione, la crescita economica e gli investimenti nelle tecnologie pulite. Viene dunque proposto un nuovo Fondo sociale per il clima “il cui obiettivo è assegnare finanziamenti specifici agli Stati membri per aiutare i cittadini a investire nell’efficienza energetica, in nuovi sistemi di riscaldamento e raffrescamento e in una mobilità più pulita”. Il Fondo sociale per il clima sarebbe finanziato dal bilancio dell’Ue, utilizzando un importo equivalente al 25% delle entrate previste provenienti dallo scambio di quote di emissione dell’edilizia e dei carburanti per il trasporto stradale. Consentirà di assegnare 72,2 miliardi agli Stati membri per il periodo 2025-2032, “sulla base di una modifica mirata del quadro finanziario pluriennale”. Con la proposta di ricorrere a finanziamenti nazionali analoghi, il Fondo mobiliterebbe 144,4 miliardi – sempre secondo le stime della Commissione – per una transizione socialmente equa”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori