Colombia: Cali, l’arcidiocesi invita al rispetto della vita e chiede ai manifestanti “di non cadere in provocazioni” senza farsi giustizia da soli

L’arcidiocesi di Cali, tramite l’ufficio comunicazioni, ha diffuso un comunicato in cui respinge ogni omicidio e lancia un nuovo appello “al rispetto e alla protezione della vita di ogni persona”. Solo nella giornata di ieri le proteste e le repressioni hanno provocato 4 morti, mentre il presidente Iván Duque ha annunciato l’invio di 7.000 soldati in città. Allo stesso tempo, chiede di affidare le indagini su qualsiasi atto violento “alla giustizia e ai difensori dei diritti umani”. “La giustizia con le proprie mani è una trappola nella difesa della vita e dei diritti. Non cadiamo in nessuna provocazione”.
Nel comunicato si esprime cordoglio ai parenti del defunto e chiedono di pregare per i feriti lasciati oggi da queste manifestazioni.
Sempre dall’arcidiocesi di Cali, l’Osservatorio delle realtà sociali ha denunciato nel corso della giornata vari e episodi di violenza e repressione anche contro difensori di diritti umani, tra cui l’attivista Natali González. E in un tweet fa il tragico bilancio di questo mese, solo a Cali: 46 omicidi, 93 persone scomparse, 240 detenzioni per motivi politici.

https://twitter.com/OArquidiocesis/status/1398390025889345541

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