Striscia di Gaza: Save the Children, “subito un cessate-il-fuoco. Uccisione dei bambini è una negazione di responsabilità morale e legale”

La scorsa settimana a Gaza, 50 scuole sono state danneggiate dagli attacchi aerei israeliani, con conseguenze su 41.897 bambini. Secondo quanto riferito, altre tre scuole sono state danneggiate in Israele da razzi provenienti da Gaza. È questo il bilancio che diffonde oggi Save the Children. Attaccare scuole o ospedali “è una grave violazione contro i bambini”, sottolinea l’organizzazione che esorta tutte le parti coinvolte nel conflitto ad aderire al diritto internazionale umanitario e a proteggere i più piccoli. L’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha affermato che “47.000 sfollati sono stati spinti a usare proprio le scuole come rifugio dopo aver perso le loro case a causa degli attacchi aerei. Nel frattempo, le scuole rimangono chiuse sia a Gaza che nel sud di Israele, lasciando senza istruzione centinaia di migliaia di bambini”. Dall’inizio dell’escalation del conflitto il 10 maggio, sono stati uccisi 63 bambini a Gaza e due bambini nel sud di Israele. A Gaza, inoltre, 450 bambini sono rimasti feriti. Save the Children continua a chiedere “un cessate il fuoco immediato per proteggere i bambini e le loro famiglie”. “La perdita della vita anche di un solo bambino a causa di un conflitto è inaccettabile. Ad oggi, 63 bambini sono stati uccisi a Gaza e due in Israele, e il numero aumenta ogni giorno. Questa è una negazione della responsabilità morale e legale. La cruda verità è che nessun bambino rimane illeso in un conflitto e ripetutamente assistiamo all’evidenza che le vite dei bambini siano le più colpite in questi contesti”, ha affermato Jason Lee, direttore di Save the Children nei Territori Palestinesi Occupati. “La distruzione delle scuole -aggiunge – è un vero abominio. Luoghi di apprendimento, opportunità, gioco e divertimento per i bambini si sono rapidamente trasformati in rifugi antiaerei, mentre le case vengono distrutte e le famiglie devastate. Purtroppo il numero di scuole colpite mostra che anche qui non c’è nessun posto dove nascondersi. Una scuola su 15 a Gaza è stata danneggiata. Per ogni scuola che viene danneggiata o distrutta, le prospettive dei bambini di sperimentare e costruire un futuro migliore diminuiscono. Tutte le parti in conflitto devono garantire che i civili e le infrastrutture siano protetti dagli attacchi, in conformità con il diritto internazionale. Tutte le parti devono porre fine immediatamente agli attacchi contro le scuole”.

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