Solidarietà: Mattarella, “aiutarsi vicendevolmente perché si vive meglio e ciascuno sta meglio”

“Studiare è importante, ma la cosa più importante è aiutarsi reciprocamente”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo alle domande degli studenti dell’Istituto comprensivo Fiume Giallo – Scuola primaria “Geronimo Stilton” di Roma, in occasione della presentazione de “Il mio diario” per l’anno scolastico 2021/2022, l’agenda scolastica della Polizia di Stato.
“Aiutarsi nelle difficoltà, non nel copiare”, ha precisato il Capo dello Stato, ricordando che “le regole vanno rispettate, anche questo è importante”. Bisogna “aiutarsi in ogni cosa in cui qualcuno abbia bisogno di essere sostenuto”, ha aggiunto: “Se qualcuno ha qualche problema con una materia o con qualche compito, aiutarsi vicendevolmente è molto importante. Aiutarsi se per esempio qualcuno ha difficoltà nel camminare”. “Aiutarsi vicendevolmente”, ha ammonito “vale all’interno di una scuola, in qualunque paese o in una grande città. Vale anche in un grande Paese come l’Italia”. “Se ci si aiuta vicendevolmente si vive meglio e ciascuno sta meglio”, ha sottolineato Mattarella. “Vivere insieme significa che ognuno ha bisogno degli altri; quindi aiutarci rende migliore la vita di tutti quanti”. E, riferendosi alla pandemia, ha evidenziato che “in questo anno abbiamo imparato, ancora una volta abbiamo appreso, che dipendiamo gli uni dagli altri, che abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri. Abbiamo avuto bisogno dell’aiuto dei medici, degli infermieri, delle persone che al supermercato continuano a lavorare per acquistare le cose che servivano per mangiare, di coloro che conducevano gli autobus per potersi muovere”. “Aiutare gli altri significa in definitiva aiutare se stessi”, ha ribadito il presidente, secondo cui “quando ci si aiuta si vive meglio; non soltanto ne riceve un beneficio la persona che viene aiutata ma anche colui che aiuto perché l’aiuto è sempre in direzione vicendevole”. “Questo è quello che vi suggerisco, da bambini e da grandi”, ha aggiunto, osservando che “ogni tanto da grandi questo si dimentica e non ci si aiuta abbastanza a vicenda. E si vive peggio”. Ma poiché “si vive insieme” allora “si deve vivere aiutandosi”.

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