Spagna-Marocco: p. Ripamonti (Centro Astalli), “fallimentari le politiche europee di esternalizzazione sui migranti, cambiare prospettiva”

“La vera emergenza da affrontare è quella in cui si trovano i migranti che cercano di arrivare in Europa. È evidente in queste ore che le politiche di esternalizzazione dell’Europa sono inadeguate e questa ennesima situazione dimostra quanto siano fallimentari”. Lo afferma padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, dopo l’arrivo in massa di almeno 8.000 persone, tra cui donne e bambini, a Ceuta, enclave spagnola in Marocco. La Spagna ha schierato l’esercito e ha già respinto indietro, oltre confine, la metà dei migranti. Il premier spagnolo Sanchez ieri sera ha raggiunto Ceuta promettendo ai suoi cittadini di “ristabilire l’ordine con la massima celerità”. Mentre si aggrava la crisi diplomatica già in corso tra Madrid e Rabat. “È ora di un cambio vero rispetto alla linea seguita dall’Europa negli ultimi vent’anni – sottolinea padre Ripamonti –. Dal Processo di Rabat nel 2006 è stato un muro dopo l’altro, secondo una politica migratoria che non mette al centro la vita e i diritti delle persone, ma tutti i sistemi possibili per fare in modo che i migranti non arrivino in Europa”. Il Centro Astalli ritiene che l’Europa debba cambiare approccio in maniera strutturale rispetto all’immigrazione: “Serve una radicale cambio di prospettiva: si attivino immediatamente vie legali d’ingresso attraverso il reinsediamento e canali umanitari, una ripartizione equa dei migranti tra tutti i Paesi dell’Unione che avvenga con un meccanismo obbligatorio che impegni ciascuno a fare la propria parte”. Intanto un nuovo naufragio è stato registrato ieri al largo della Tunisia: 50 persone sono date ancora per disperse, mentre 33, tutti originari del Bangladesh, sono stati riportati in Libia.

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