Francia: la chiesa di Sainte-Eugène-Sainte-Cécile non rispetta le misure anti-Covid. Arcivescovo di Parigi annuncia procedimento canonico contro il parroco

Mons. Michel Aupetit, arcivescovo di Parigi, ha annunciato l’apertura di un procedimento canonico nei confronti del parroco di Sainte-Eugène-Sainte-Cécile, in quanto, “secondo le informazioni portate a conoscenza della diocesi di Parigi, non ha fatto rispettare, all’interno della sua chiesa, le misure sanitarie in vigore per combattere la pandemia di Covid-19, durante una celebrazione di sabato 3 aprile”. È quanto fa sapere l’arcidiocesi di Parigi in un comunicato. “Queste misure – si legge nella nota – sono state oggetto di chiare istruzioni, regolarmente ricordate dalla diocesi di Parigi, a tutte le parrocchie. In attesa della conclusione di questa procedura canonica, viene chiesto al parroco di far rispettare rigorosamente le misure sanitarie in questa chiesa e di trasmettere, durante il fine settimana, una comunicazione dell’arcivescovo di Parigi all’attenzione dei parrocchiani, per ricordare loro nuovamente le regole”. Nella comunicazione, mons. Aupetit scrive: “A seguito di un video diffuso sui media nazionali alla vigilia pasquale di sabato 3 aprile nella chiesa di Sainte-Eugène-Sainte-Cécile in cui si mostrava il non rispetto delle regole di distanziamento, è scoppiato uno scandalo grave. Esso nuoce a tutta la Chiesa cattolica in Francia, accusata di non far applicare le misure di precauzione sanitarie richieste a tutti i cittadini. Scandalizza i fedeli che applicano fedelmente le misure sanitarie ed allontana dalla vita sacramentale le persone vulnerabili preoccupate di recarsi in chiesa se queste regole non vengono applicate. Dà inoltre un’immagine di irresponsabilità del clero di fronte alla pandemia proprio nel momento in cui le famiglie e gli operatori sanitari stanno pagando un tributo pesante in questa situazione di crisi e nella lotta contro la malattia. Se la Procura di Parigi ha aperto una inchiesta con il capo di accusa di messa in pericolo della vita altrui, anche io ho dovuto aprire una procedura canonica penale nei confronti del vostro parroco. Come arcivescovo ho la responsabilità di vegliare affinché la legge sia rispettata in tutti i luoghi di culto”.

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