Natale: mons. Carboni (Ales-Terralba), “prego Dio che si fa bambino”. Gli auguri a famiglie, giovani, ammalati e anziani

“Prego Dio, che si fa bambino, per voi sacerdoti e diaconi: con gratitudine chiedo per ciascuno serenità e salute, fedeltà al ministero e santità della vita, gioia nel servire il Signore, in piena comunione con tutta la Chiesa”. Inizia con queste parole il messaggio-preghiera natalizio del vescovo, mons. Roberto Carboni, alla diocesi di Ales-Terralba. “Prego per voi persone consacrate, voi che sollevate con misericordia tante povertà, che vi occupate dei bambini e degli anziani, dei poveri e dei malati, con generosità e amore”. “Una preghiera per le famiglie, specialmente per quelle per cui questo Natale sarà duro, perché si è rimasti senza lavoro o si è oppressi da un lavoro ingiusto. Penso alle persone più povere che vivono nell’incertezza dell’oggi e del domani”. Mons. Carboni ricorda che “come cristiani siamo chiamati dal Bambino di Betlemme all’aiuto fattivo e discreto da parte della comunità. Prego anche per tutti coloro che sono capaci di creare lavoro e rendere molte persone serene perché sostengono le loro famiglie con dignità e sicurezza”. Per ammalati e anziani, per quanti hanno perso la gioia di vivere, il vescovo invoca “l’aiuto del Signore che si è fatto incontro a ogni uomo perché tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.
Sui genitori è invocata attenzione del Signore perché sappiano “offrire alle nuove generazioni una bella testimonianza di fede. Penso alle famiglie ferite negli affetti e prego perché il balsamo del perdono le renda capaci della speranza o di un abbandono sincero nelle mani del Signore, dalle quali nessuno potrà più essere strappato”. “Prego per le nuove generazioni: per voi giovani che vivete intensamente la vostra fede e per coloro che cercano la verità con cuore sincero; per voi a cui il Natale non dice niente e per quanti la fede è un ricordo lontano o una parola indifferente”. Il vescovo prega per tutti i migranti che ormai bussano alle nostre comunità, “perché nessuno possa sentirsi straniero e perché ciascuno possa trovare un posto nel nostro cuore”. “Prego per tutti i defunti di questo anno 2021: Gesù, Figlio di Dio, ha voluto condividere la nostra condizione mortale per renderli partecipi della sua vita immortale”.

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