Papa Francesco: “cambiare il modo di vedere e raccontare la migrazione”. “Frontiere” diventino “finestre”

(Foto Vatican Media/Sir)

“Cambiare il modo di vedere e raccontare la migrazione”, mettendo “al centro le persone, i volti, le storie. Si è concluso con questo invito il discorso rivolto dal Papa ai partecipanti al progetto europeo “Snapshots from the Borders” (Voci ed esperienze dai confini), guidati dal Sindaco di Lampedusa e Linosa, Salvatore Martello e ricevuti oggi in udienza nella Sala Clementina. Di qui “l’importanza di progetti, come quello da voi promosso, che cercano di proporre approcci diversi, ispirati dalla cultura dell’incontro, che costituisce il cammino verso un nuovo umanesimo”. “E quando dico nuovo umanesimo – ha precisato Francesco – non lo intendo solo come filosofia di vita, ma anche come una spiritualità, come uno stile di comportamento”. “Gli abitanti delle città e dei territori di frontiera – le società, le comunità, le Chiese – sono chiamati ad essere i primi attori di questa svolta, grazie alle continue opportunità di incontro che la storia offre loro”, la tesi del Papa, secondo il quale “le frontiere, da sempre considerate come barriere di divisione, possono invece diventare ‘finestre’, spazi di mutua conoscenza, di arricchimento reciproco, di comunione nella diversità; luoghi in cui si sperimentano modelli per superare le difficoltà che i nuovi arrivi comportano per le comunità autoctone”. “Vi incoraggio a continuare a lavorare insieme per la cultura dell’incontro e della solidarietà”, l’invito finale.

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