Papa Francesco: Giornata preghiera cura creato, “proteggere le comunità indigene dalle multinazionali”

“Occorre proteggere le comunità indigene da compagnie, in particolare multinazionali, che, attraverso la deleteria estrazione di combustibili fossili, minerali, legname e prodotti agroindustriali, ‘fanno nei Paesi meno sviluppati ciò che non possono fare nei Paesi che apportano loro capitale'”. Lo scrive Papa Francesco nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, che ricorre oggi, nell’anno del cinquantesimo anniversario del Giorno della Terra. Il Pontefice cita il discorso di San Giovanni Paolo II alla Pontificia Accademia delle scienze sociali (27 aprile 2001) per dire che “questa cattiva condotta aziendale rappresenta ‘un nuovo tipo di colonialismo’, che sfrutta vergognosamente comunità e Paesi più poveri alla disperata ricerca di uno sviluppo economico”. Per fermare queste pratiche, secondo Papa Francesco, “è necessario consolidare le legislazioni nazionali e internazionali, affinché regolino le attività delle compagnie di estrazione e garantiscano l’accesso alla giustizia a quanti sono danneggiati”.
Ricordando che il “graduale emergere di una grande mobilitazione di persone, che dal basso e dalle periferie si stanno generosamente adoperando per la protezione della terra e dei poveri”, il Papa evidenzia che “dà gioia vedere tanti giovani e comunità, in particolare indigene, in prima linea nel rispondere alla crisi ecologica”. “Stanno facendo appello per un Giubileo della Terra e per un nuovo inizio, nella consapevolezza che ‘le cose possono cambiare'”. Infine, un pensiero all’Anno speciale di anniversario della Laudato si’, che “sta ispirando numerose iniziative a livello locale e globale per la cura della casa comune e dei poveri”. “Questo anno – è l’auspicio di Francesco – dovrebbe portare a piani operativi a lungo termine, per giungere a praticare un’ecologia integrale nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle diocesi, negli ordini religiosi, nelle scuole, nelle università, nell’assistenza sanitaria, nelle imprese, nelle aziende agricole e in molti altri ambiti”.

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