Brexit: il Regno Unito lascerà l’Ue alla fine del 2020. Nota congiunta Londra-Bruxelles. “Necessario dare un ulteriore impulso ai negoziati”

Ursula von der Leyen, David Sassoli, Charles Michel, Michel Barnier (foto SIR/UE)

Il Regno Unito ha deciso “di non chiedere alcuna proroga del periodo di transizione che terminerà quindi il 31 dicembre 2020, così come stabilito nelle disposizioni dell’Accordo di recesso”. Lo si apprende da una nota congiunta, a quattro firme: il primo ministro britannico Boris Johnson, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. La nota giunge dopo un incontro odierno in videoconferenza. “Le parti hanno accolto favorevolmente la notizia di un avanzamento costruttivo delle discussioni sotto la guida dei due capi negoziatori David Frost e Michel Barnier, permettendo di chiarire e comprendere ulteriormente le posizioni reciproche. Fino a questo momento, sono stati completati quattro cicli di negoziati e, nonostante le sfide poste dalla pandemia Covid-19, è stata possibile la circolazione dei testi”. Le parti hanno “tuttavia convenuto che adesso è necessario dare un ulteriore impulso ai negoziati. Hanno sostenuto i piani concordati dai capi negoziatori con l’obiettivo di intensificare i colloqui a luglio e creare le condizioni migliori per la conclusione e la ratifica di un accordo prima della fine del 2020”. Le parti hanno riaffermato la loro “intenzione di lavorare sodo per la realizzazione di un rapporto che funzioni nell’interesse dei cittadini sia dell’Unione che del Regno Unito. Hanno inoltre confermato il loro impegno per attuare l’Accordo di recesso nel minor tempo possibile”.

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