Coronavirus Covid-19: Torino, gli ufficiali della Scuola di applicazione dell’Esercito donano 3 tonnellate di alimenti a “Torino solidale”

(foto Esercito Italiano)

Si è svolta ieri pomeriggio in uno dei punti di raccolta di “Torino solidale”, la consegna di 3 tonnellate di generi alimentari frutto di una raccolta spontanea nata dall’iniziativa degli ufficiali frequentatori dei Corsi 197° “Tenacia”, 198° “Saldezza” e 199° “Osare”, effettivi al Comando per la formazione e Scuola di applicazione dell’Esercito. La donazione sarà destinata alle famiglie più bisognose del territorio del capoluogo piemontese attraverso Torino solidale, rete di associazioni che lavorano assieme ai servizi sociali, il Banco alimentare, Damamar e il Banco delle opere di carità. I 3mila chili di alimenti sono stati consegnati a Claudio Foggetti, responsabile del progetto Torino solidale, alla presenza della vice sindaca di Torino, Sonia Schellino, del Comandante per la formazione, generale di divisione Salvatore Cuoci, e di una rappresentanza degli ufficiali militari che, come riportato sul sito dell’Esercito italiano, fuori dall’orario di servizio si sono volontariamente dedicati alla raccolta. “La consegna di pacchi alimentari alla rete di Torino solidale da parte dell’Esercito è un’altra prova di solidarietà per il nostro territorio che, ancora una volta, dà prova di essere unito in questa emergenza, con il pieno impegno di tutte le Istituzioni”, le parole della sindaca di Torino, Chiara Appendino, che ha ringraziato per il gesto in videoconferenza con il generale Cuoci, il quale ha evidenziato come questa attività sia un’ulteriore dimostrazione del profondo legame della Forza armata con la comunità cittadina. Per contrastare la pandemia di coronavirus Covid-19, il Comando per la formazione e Scuola di applicazione dell’Esercito ha reso disponibili nuclei specializzati di disinfettori impegnati in attività di sanificazione delle Rsa piemontesi ed ha messo a disposizione alcuni padiglioni della Caserma “Riberi” per l’alloggiamento di persone che non hanno possibilità di isolamento domiciliare.

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