Coronavirus Covid-19: Manfredonia (Patronato Acli), “pronti a riaprire nel segno della sicurezza e della collaborazione”

“Siamo pronti ad aprire, sapendo che questo è un momento molto difficile per l’Italia e per tutti i cittadini che hanno ancora più bisogno dei nostri servizi”. Così il presidente del Patronato Acli, Emiliano Manfredonia, annunciando la riapertura delle sedi del Patronato Acli in tutta la penisola. “Devo ringraziare tutti gli operatori che attraverso la rete, e-mail e telefonate, sono riusciti a garantire i servizi essenziali durante le settimane del lockdown, spesso andando oltre a quelli che erano i loro compiti”, prosegue Manfredonia: “Oggi vorrei però chiedere uno sforzo in più, non solo al nostro personale ma anche a tutti i cittadini che usufruiscono dei servizi del Patronato. Serve la collaborazione di tutti, gli italiani hanno già dato prova di grande pazienza e di abnegazione e siamo sicuri che anche nella ‘fase 2’ ci sarà un grande senso di responsabilità”. “Le riaperture delle sedi del Patronato Acli in Italia – precisa il presidente – saranno graduali e avverranno nel massimo della sicurezza, si riparte sicuri nel rispetto di tutte le nuove norme ed è certo che sarà tutto più lento e che sarà richiesta più pazienza a tutti”.
“La priorità operativa scelta, in questa fase, per svolgere in sicurezza e al meglio i nostri servizi di assistenza e di consulenza su lavoro, pensioni, invalidità, salute e bonus sarà l’appuntamento”, spiega Manfredonia, sicuro che “permetterà a tutti di organizzare al meglio i propri tempi personali ed eviterà assembramenti nelle sale d’attesa”.
Rispetto alle misure introdotte dal Governo, “le stime parlano di un milione di possibili nuovi percettori del Reddito di emergenza, di circa 700mila lavoratori del settore domestico che hanno diritto al nuovo bonus di 500 euro a cui si aggiunge la regolarizzazione di circa 500mila lavoratori migranti tra colf, badanti e braccianti. Sono numeri importanti – rileva – e il Patronato Acli è pronto, è in campo con tutta la sua professionalità e la sua competenza per mitigare il più possibile una crisi sociale che ha pochi precedenti nella storia del nostro Paese”.
Durante il lockdown e fino ad oggi, ha chiarito il direttore generale del Patronato Acli, Nicola Preti, “abbiamo svolto oltre il 60% delle prestazioni effettuate rispetto agli stessi mesi del 2019. Lo consideriamo un risultato straordinario, una risposta a distanza che stiamo stati capaci di offrire ai cittadini, tenendo conto delle forti restrizioni esistenti negli spostamenti”.

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