Austria: mons. Scheuer (Linz), “azione immediata per accogliere un numero equo di profughi”. E cita Franz Jägerstätter

Il vescovo di Linz, mons. Manfred Scheuer, ha nuovamente chiesto l’apertura delle frontiere austriache per l’ammissione di un “equo contingente di rifugiati e sfollati” e l’offerta di asilo in Austria. Ciò sarebbe anche espressione “di urgente solidarietà mentre si ritrova una rinnovata normalità”, ha sottolineato Scheuer durante la liturgia dell’Ascensione, celebrata oggi nella Mariendom di Linz, nella memoria liturgica del beato Franz Jägerstätter, martirizzato dai nazisti nel 1943. Il vescovo ha avvertito che le persone che sono fuggite a causa di guerre, persecuzioni o disperazione e che sono vulnerabili e senza protezione non debbono essere dimenticate, necessitano dell’aiuto, anche in un periodo come quello dell’epidemia del coronavirus. Scheuer ha ribadito la sua richiesta espressa durante la messa del Giovedì Santo: “C’è necessità immediata di azione e decisione”. Guardare il senso di colpa per le vittime e la sofferenza delle altre persone è qualcosa che plasmò Franz Jägerstätter nei confronti del nazismo. Riferendosi all’esempio del beato martire il vescovo ha ricordato che la Chiesa è incoraggiata a percepire la sofferenza degli altri ponendo attenzione su chi è più vulnerabile: “Oggi ci sono innumerevoli piaghe – ha detto Scheuer –, ad esempio quando migliaia di rifugiati dall’Africa muoiono in mare o vengono bloccati dopo incroci potenzialmente letali in Siria o in Libia”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo