Statuto dei lavoratori: Fico, “costruire nuovi diritti per i nuovi lavori”. “Serve un grande patto sociale tra imprenditori, categorie sociali e Stato”

“Lo Statuto dei lavoratori è stato un passaggio chiave fondamentale per la crescita della nostra società. E, oggi più che mai, su quello Statuto dei lavoratori dobbiamo costruire una forma di nuovi diritti rispetto ai nuovi lavori. Dobbiamo tutelare i più giovani, penso ai rider, a chi lavora nella grande distribuzione in una logistica totalmente nuova, ai lavori fatti con le nuove tecnologie”. Lo ha affermato il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, intervenendo all’iniziativa “Dallo Statuto dei lavoratori alle sfide del futuro”, organizzata dalla Fondazione Bruno Buozzi in occasione del cinquantesimo anniversario dall’approvazione dello Statuto dei lavoratori, avvenuta con la legge n. 300 del 20 maggio 1970.
L’approvazione dello Statuto avvenuta 50 anni fa, secondo la terza carica dello Stato, si è rivelato “un momento per la Repubblica e per la nostra storia fondamentale; un momento in cui si sono riconosciuti la dignità del lavoro, i diritti dei lavoratori e, soprattutto, l’organizzazione sindacale all’interno dei luoghi di lavoro”. “Oggi – ha proseguito – ci troviamo ad affrontare problemi legati al lavoro molto importanti, anche legati al precariato e allo sfruttamento”. “In un momento in cui, spesso, la globalizzazione e il capitalismo sfrenato fanno perdere diritti ai lavoratori, lo Stato dev’essere forte affinché questi diritti vengano garantiti sempre e per tutti”. “Dobbiamo riuscire insieme a creare un grande patto sociale tra imprenditori, categorie sociali, Stato per far sì che i diritti vengano garantiti” e “venga superata l’idea stessa di precariato che oggi è un precariato molto più esistenziale”.

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