Massimo D’Antona: Furlan (Cisl), “ucciso per aver sostenuto la necessità di riformare il mondo del lavoro con il dialogo sociale”

“Oggi ricordiamo Massimo D’Antona, intellettuale libero, servitore dello Stato, ucciso 21 anni fa dalle Brigate rosse per aver sostenuto la necessità di riformare il mondo del lavoro con il dialogo sociale. Un’esigenza attuale per cambiare il Paese, tutelare la persona e il lavoro”. Così Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, in un tweet pubblicato in occasione del 21° anniversario dell’assassinio di Massimo D’Antona commesso dalle Nuove Brigate Rosse il 20 maggio 1999.

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