Famiglia: card. Comastri, “questo progetto di Dio è letteralmente perseguitato”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Questo progetto di Dio è letteralmente perseguitato”. Lo ha detto il card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, riferendosi alla famiglia, durante il Regina Coeli tramesso oggi in diretta streaming dalla basilica di San Pietro. Introducento i misteri della Luce, il porporato ha ribadito che “centro di questi misteri è Gesù che manda luce sul senso della vita ed è l’unica luce che brilla nel buio del mondo”. Citando le parole del giornalista Enzo Biagi, ha ricordato che “Gesù ha detto cose insuperabili”, perché “Gesù è Dio”. Meditando sul secondo mistero della Luce, il card. Comastri si è soffermato a riflettere sulla famiglia, che ha definito “un’invenzione di Dio indispensabile perché la vita umana nasca e cresca protetta dal padre e dalla madre”.
Nelle parole del cardinale, la preghiera a san Giovanni Paolo II, chiamato “Papa della famiglia”, cui ha chiesto protezione per tutte le famiglie. Poi, il pensiero alle parole di Madre Teresa sulla “segnaletica della felicità tutta sbagliata nel mondo” contrariamente a quella possibile attraverso le beatitudini. Introducendo il quarto mistero della Luce, il porporato ha ribadito che “l’unica bellezza è quella di Dio” e che “lo scopo della vita deve essere quello di prepararsi alla visione di Dio”. Poco prima del quinto mistero della Luce, il card. Comastri ha pregato la Vergine Maria di liberarci dalla “tentazione della bontà che cerca il palcoscenico, ma che si spegne assieme ai riflettori”. Infine, l’invocazione a san Michele Arcangelo e la preghiera a san Pietro per Papa Francesco nel giorno del suo onomastico che ricorre oggi.

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