Diocesi: Novara, morto a soli 46 anni don Paolo Bosio. Il vescovo Brambilla, “è come se mi fosse morto un figlio, un’anima bella e limpida, generosa e tenera”

Nella notte tra mercoledì 22 e giovedì 23 aprile è mancato don Paolo Bosio, parroco di Momo, nella diocesi di Novara. Aveva compiuto 46 anni lo scorso 3 aprile e dal 2017 era malato di un male incurabile, che nelle ultime settimane si era aggravato. Originario di Caltignaga, era stato consacrato sacerdote il 12 giugno 2004 dall’allora vescovo Renato Corti. Coadiutore parrocchiale a Romagnano Sesia fino al 2012 e dal 2009 anche amministratore parrocchiale di Cavallirio, nel 2012 era stato nominato parroco di Momo.
In un ricordo pubblicato sul sito diocesano, il vescovo Franco Giulio Brambilla rammenta che “il 3 aprile di un anno fa compivi quarantacinque anni. Nella tua comunità parrocchiale di Momo c’è stato chi voleva farti la sorpresa di un augurio un po’ speciale. Dopo un anno e venti giorni ci hai lasciato in punta di piedi. Hai lottato tanto con fede e devozione, tra paure e speranze. Ancora due giorni fa mi hai scritto un messaggino che implorava: ‘Chieda un miracolo! Vado a Re tutta la vita o dove c’è bisogno’”. “Tu – prosegue il vescovo in una sorta di lettera idealmente indirizzata a don Bosio – sei il primo sacerdote sotto i cinquant’anni che il Signore ha chiamato a sé da quando sono vescovo di Novara”. “È come se mi fosse morto un figlio, anzi un fratello più giovane che era un’anima bella e limpida, generosa e tenera”, rivela mons. Brambilla: “Ricordo quando hai dovuto prendere la responsabilità della parrocchia di Momo con una successione non facile e piena di ferite. Ricordo la tua premura di tenermi sempre informato. Ricordo la pazienza di ricostruire la trama lacerata della comunità e il tessuto violato delle coscienze che si confidavano con te. E appena hai incominciato a vedere la luce, si è presentata la mano forte della malattia terribile che ti ha portato via anzitempo”.
“Piango con le comunità di Caltignaga, Romagnano, Cavallirio e soprattutto Momo, che hai servito con la trasparente bellezza del tuo giovane entusiasmo e che hanno ammirato la tua dedizione; piango con la tua mamma e i tuoi familiari che ti hanno accompagnato con immenso amore in questi ultimi tempi”, aggiunge il vescovo, che conclude: “Eri un sacerdote giovane, sei stato, anzi sei ancora per noi, un prete-prete”.
I funerali in forma privata si terranno domani e la salma sarà tumulata nel cimitero di Caltignaga.

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