Papa Francesco: Giornata mondiale vocazioni, “se ci lasciamo travolgere dalle avversità, rischieremo di affondare”

foto SIR/Marco Calvarese

“Se ci lasciamo travolgere dal pensiero delle responsabilità che ci attendono – nella vita matrimoniale o nel ministero sacerdotale – o delle avversità che si presenteranno, allora distoglieremo presto lo sguardo da Gesù e, come Pietro, rischieremo di affondare. Al contrario, pur nelle nostre fragilità e povertà, la fede ci permette di camminare incontro al Signore Risorto e di vincere anche le tempeste”. A garantirlo è il Papa, che nel messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni sembra riferirsi indirettamente al momento difficile che stiamo vivendo a causa della pandemia di Covid-19. “Lui ci tende la mano quando per stanchezza o per paura rischiamo di affondare, e ci dona lo slancio necessario per vivere la nostra vocazione con gioia ed entusiasmo”, spiega Francesco commentando il brano del Vangelo di Matteo che narra la notte di tempesta sul lago di Tiberiade. “Quando Gesù sale sulla barca, il vento cessa e le onde si placano”, scrive il Papa: “È una bella immagine di ciò che il Signore opera nella nostra vita e nei tumulti della storia, specialmente quando siamo nella tempesta: Egli comanda ai venti contrari di tacere, e le forze del male, della paura, della rassegnazione non hanno più potere su di noi”. “Nella specifica vocazione che siamo chiamati a vivere, questi venti possono sfiancarci”, ammette Francesco: “Penso a coloro che assumono importanti compiti nella società civile, agli sposi che non a caso mi piace definire ‘i coraggiosi’, e specialmente a coloro che abbracciano la vita consacrata e il sacerdozio. Conosco la vostra fatica, le solitudini che a volte appesantiscono il cuore, il rischio dell’abitudine che pian piano spegne il fuoco ardente della chiamata, il fardello dell’incertezza e della precarietà dei nostri tempi, la paura del futuro”. “Coraggio, non abbiate paura!”, l’invito del Papa: “Gesù è accanto a noi e, se lo riconosciamo come unico Signore della nostra vita, Egli ci tende la mano e ci afferra per salvarci. E allora, pur in mezzo alle onde, la nostra vita si apre alla lode”.

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