Coronavirus Covid-19: Brasile, l’appello dei vescovi “non uscite di casa”

“Non uscite di casa”: è l’appello accorato lanciato in questi giorni da dom Walmor Oliveira de Azevedo, arcivescovo di Belo Horizonte (nello Stato del Minas Gerais) e presidente della Conferenza episcopale del Brasile. Anche il più grande Paese dell’America del Sud, con 195 milioni di abitanti, sta facendo i conti con l’emergenza coronavirus: gli ultimi dati, al 23 marzo, segnalano 1891 casi confermati e 34 morti. Con l’incubo che si diffonda nelle favelas, dove le condizioni igieniche sono precarie e c’è enorme sovraffollamento. Un primo caso è stato riscontrato nella favela “Cidade de Deus” a Rio de Janeiro, nota per l’omonimo, famoso film del regista Fernando Meirelles. Ma chissà quanti potrebbero essere i casi sommersi, perché difficilmente le persone malate si recano negli ospedali. “Non uscire di casa – avverte il presidente dei vescovi brasiliani – è un importantissimo rimedio contro coronavirus. E’ ora di collaborare, di avere l’atteggiamento di solidarietà del Buon Samaritano. Se non collaboriamo pagheremo un prezzo troppo alto”. Il ministero della salute brasiliano ha dato nei giorni scorsi indicazioni chiare ai fedeli delle tante realtà religiose – cattolici, pentecostali, protestanti, candomblé, ecc.  – presenti in Brasile: le chiese possono restare aperte ma è meglio non celebrare messe ed evitare celebrazioni che comportano grandi assembramenti di persone. Il ministero ha anche avviato una massiccia campagna di comunicazione per chiedere alle persone di restare a casa, coinvolgendo medici e infermieri impegnati in prima linea. La Chiesa cattolica brasiliana (123 milioni di fedeli, il 64% della popolazione) ha lasciato ai singoli vescovi la scelta se continuare a celebrare o meno. Al momento 36 arcidiocesi, 113 diocesi, 5 prelazie e una amministrazione apostolica hanno deciso di sospendere le messe. La stessa decisione è stata presa dalla Chiesa metropolita cattolica ucraina. I vescovi hanno fornito consigli in video su come celebrare messa durante la quarantena collettiva.  E l’intera Chiesa cattolica del Brasile si unirà domani alla preghiera comune, alle 15.30 ora locale. I vescovi brasiliani aderiscono anche alle linee guida diffuse dalla Congregazione del culto divino riguardo alle celebrazioni pasquali, in attesa di indicazioni dalle istituzioni, a seconda dell’evolversi dell’epidemia.

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