Quaresima: mons. Napolioni (Cremona), “il lavoro urgenza prioritaria” per “la promozione effettiva delle persone”

“Chi crede davvero nella Provvidenza non si disimpegna, non cade nello spiritualismo, davanti alle sfide della povertà e dell’ingiustizia non se ne lava le mani, ma – confidando in Dio e seguendo Gesù – si fa provvidenza per gli altri. I cristiani di Lombardia ne danno concreta testimonianza, da sempre e in tantissimi modi”. Lo scrive il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, nel suo messaggio alla diocesi per la Quaresima. “La Quaresima ci chiama ad accogliere più profondamente l’annuncio del Regno e l’invito alla conversione del cuore e della vita. Traendone anche conseguenze sociali, perché ci sia pane e speranza per tutti, nel piccolo villaggio globale che oggi abitiamo”, aggiunge. Evidenziando che “a noi è possibile declinare questa radicale energia di cambiamento nei rapporti umani, nella vita sociale, economica, politica”, il presule sottolinea che “è compito di tutti gli uomini e le donne di buona volontà, dei laici credenti e testimoni, delle famiglie e delle comunità, anche delle aziende, delle istituzioni e delle associazioni”. “L’urgenza prioritaria” indicata dal vescovo “è quella del lavoro”. “Da tempo la Chiesa cremonese è attenta a questa dimensione della carità, perché non ci si limiti all’assistenza e alla beneficenza, ma si attivino percorsi di promozione effettiva delle persone, anche attraverso l’attività della cooperativa Carità e lavoro”.
Infine, attenzione alle conseguenze legate al coronavirus. “Anche noi, privati momentaneamente della celebrazione eucaristica che ci fa Chiesa, siamo chiamati a vivere questo deserto come occasione di recupero del silenzio interiore”.

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