Polonia: 28 febbraio, Giornata di preghiera e penitenza per il peccato di abuso su minori. Mons. Polak al Sir, “massima allerta”

“Ogni segnale anche solo di un presunto abuso su minore deve essere verificato e approfondito da parte della Chiesa”, dichiara al Sir il primate di Polonia, mons. Wojciech Polak, nominato l’anno scorso dai vescovi polacchi responsabile per la protezione dei minori, in occasione della Giornata di preghiera e di penitenza per il peccato di abuso sessuale che viene celebrata in Polonia il 28 febbraio. Il presule si dice convinto che oggi in Polonia “non ci siano casi tenuti nascosti da vescovi o da superiori delle congregazioni” e sottolinea l’importanza dell’apposita formazione dei laici e dei religiosi che permetta a tutta la Chiesa “di essere più consapevole di cosa siano e come vengano perpetrati gli abusi”. Nell’ambito del programma di studi presso l’ateneo ecclesiastico Ignatianum a Cracovia è stato istituito un corso speciale post laurea relativo a protezione e aiuti a minori feriti, che accoglie anche gli studenti dalla Russia, dall’Ucraina e dalla Bielorussia. Parlando con il Sir, il primate rileva inoltre che quasi tutte le diocesi polacche hanno già elaborato e attivato dei programmi speciali di prevenzione dei minori, mentre nelle sedi metropolitane sono stati istituiti appositi gruppi di lavoro, i quali si occupano anche degli abusi perpetrati nei confronti delle persone disabili.
Da gennaio di quest’anno poi è diventata pienamente operativa la Fondazione San Giuseppe istituita dalla Chiesa polacca con lo scopo di fornire sostegno spirituale e aiuto materiale alle vittime di abusi da parte degli ecclesiastici, mentre da qualche tempo funziona una speciale linea telefonica con specialisti che ascoltano e consigliano le vittime, cercando di aiutarle nella scelta della strada da intraprendere per ritrovare la propria appartenenza alla società e alla Chiesa.

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