Messico: diocesi di San Cristóbal de las Casas, nel Chiapas gruppo paramilitare spara ai volontari della Caritas che portano aiuto agli indigeni sfollati

Un attacco armato a un gruppo di volontari della Caritas di San Cristóbal de las Casas e di un’associazione locale dedicata ai bambini indigeni. È accaduto ieri nello Stato messicano del Chiapas. L’attacco, durante il quale sono stati esplosi colpi di arma da fuoco, ha provocato il ferimento di una religiosa, María Isabel Hernández Rea delle Suore Domenicane della Regina del Santo Rosario e operatrice pastorale della diocesi di San Cristóbal de las Casas. In una nota firmata dal vescovo, mons. Rodrigo Aguilar Martínez, e dai suoi principali collaboratori, la diocesi denuncia l’accaduto ed esprime il suo dolore e preoccupazione, sia per quanto avvenuto, sia per le comunità indigene soccorse, che erano state cacciate con violenza dai loro villaggi e dalle loro case. “Di fronte alla sofferenza, al dolore, alla morte e agli sfollati dovuti agli attacchi alle comunità sorelle di Santa María Magdalena (Aldama) e Santa Marta, sentiamo un dolore che attraversa il nostro cuore”. Allo stesso modo, siamo anche molto preoccupati perché il problema di fondo non è stato risolto e la violenza si è intensificata con attacchi quotidiani in diversi punti e in diverse comunità di Aldama. In più occasioni, privatamente o pubblicamente, abbiamo denunciato questa situazione alle agenzie del governo federale e statale, così come abbiamo chiesto il disarmo dei loro gruppi paramilitari”.
Entrando nel dettaglio, il comunicato riferisce che un gruppo della Caritas di San Cristóbal de las Casas, insieme a un’associazione dedicata ai bambini indigeni in coordinamento con la parrocchia di Sant’Andrea apostolo, “ha fornito aiuti umanitari in cibo alle famiglie sfollate, per la situazione di violenza armata”, ma “è stata attaccata nella comunità di Cotzilnam, Aldama, Chiapas, Messico, da un gruppo armato paramilitare”. A causa di questa situazione, “gli aiuti umanitari non sono stati forniti alle comunità che soffrono di una crisi alimentare e dei servizi di base”.
Conclude la nota: “Condanniamo questo attacco e quelli precedenti che hanno subito le comunità e ci uniamo alla richiesta urgente che vengano chiariti i fatti e i responsabili, mandanti e materiali, di questo attacco e di quelli che i popoli di questo territorio hanno dovuto subire nella zona. Chiediamo che sia garantita la sicurezza della popolazione vulnerabile nelle comunità dello stato del Chiapas”.

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