Diocesi: Pescara, al Tribunale ecclesiastico introdotte 57 cause da settembre 2018 e 28 passate in giudicato

“La nullità matrimoniale: aspetti civili, aspetti canonici”. Sarà questo il titolo della prolusione che Pietro Mennini, procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di L’Aquila, offrirà, domani, venerdì 28 febbraio, per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del tribunale ecclesiastico dell’arcidiocesi di Pescara-Penne. Appuntamento alle 18, al Museo delle Genti d’Abruzzo, per conoscere più da vicino il Tribunale ecclesiastico della chiesa locale attivo da settembre 2018, dopo il Motu Proprio Mitis di Papa Francesco. “Da più di un anno – spiega don Maurizio Buzzelli, vicario giudiziale del Tribunale diocesano – siamo a lavoro attuando fedelmente la riforma contenuta nel documento del Pontefice, operando nel rispetto dei principi di prossimità tra il giudice e le parti, di celerità dei tempi processuali e di accoglienza riservata ai fedeli che frequentano la struttura, trovando in essa un clima sereno e professionale”. Sono 7 i giudici, uno il promotore di giustizia, 4 i difensori del vincolo, un cancelliere, due notai, 12 avvocati, per accogliere i fedeli in difficoltà, per quanto riguarda il loro matrimonio, e per accompagnarli giuridicamente e pastoralmente. “Continuo il lavoro svolto da settembre 2018 a dicembre 2019 – continua don Buzzelli – con 57 cause introdotte. Di queste 28 passate in giudicato, 5 con processo breve. I capi di nullità hanno riguardo per la maggior parte il grave difetto di discrezione di giudizio, per condizionamenti sulla libertà e per condizionamenti psichici. Altri per l’esclusione dell’indissolubilità. Farà meraviglia, ma pochi sono i casi per l’infedeltà e per esclusione della prole”.

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