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Consiglio d’Europa: Torino, chiusura delle Presidenza italiana. Di Maio, “nuova pagina per l’organizzazione”. Cinque priorità

(Foto Consiglio d'Europa)

Nella “gravità del quadro politico attuale” legato alla “palese violazione” compiuta dalla Federazione russa occorre “avviare un confronto sulle priorità e i necessari indirizzi strategici che il nuovo scenario apre”, per mantenere fede all’obiettivo del Consiglio “di garantire pace e prosperità in una casa comune europea”: sono parole pronunciate dal ministro degli Esteri italiano Luigi di Maio, aprendo oggi alla Reggia di Venaria (Torino) la sessione annuale dei ministri degli affari esteri dei 46 Paesi membri del consiglio d’Europa.

(Foto Consiglio d’Europa)

La cessazione della Federazione russa dello status di membro è stato un “passaggio doloroso ma necessario”, ha continuato Di Maio, e questa situazione apre una “nuova pagina per l’organizzazione”, pagina in cui, secondo il ministro, vi sono cinque priorità: assistere l’Ucraina; istituire un gruppo di saggi che nei prossimi mesi rifletta sulle nuove sfide; preparare un 4° vertice dei capi di Stato e di governo; occorre inoltre adoperarsi per “garantire risorse finanziarie necessarie”, colmando il deficit generato dell’uscita della Russia in modo tale che “non avvenga un ridimensionamento di funzioni delle organizzazioni”. Il quinto punto illustrato da Di Maio guarda a “una nuova cortina di ferro” che potrebbe rendere impossibile comunicare con la società civile russa e bielorussa: occorre quindi lavorare per “lasciare la porta aperta a coloro che rifiutano l’aggressione e con chi condivide i valori” europei, identificando “modalità per mantenere aperto il dialogo e se possibile la cooperazione”. La sessione di Torino è l’ultimo degli eventi del semestre di presidenza italiana. Oggi il testimone passerà all’Irlanda.

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