Portogallo: Commissione Giustizia e pace lamenta campagna elettorale “molto rumorosa” e la perdita del senso di appartenenza

La vicepresidente della commissione nazionale Giustizia e pace del Portogallo, Maria do Rosário Carneiro, ha affermato che la campagna politica per le elezioni legislative portoghesi, in calendario per domenica 18 maggio, sia stata “molto rumorosa”. “In ogni campagna c’è un aumento tecnologico e comunicativo che cambia significativamente le cose e, contrariamente a quanto sarebbe auspicabile e desiderabile – ovvero un miglioramento dell’informazione e della trasmissione dei messaggi e, di conseguenza, una maggiore chiarezza – c’è stato molto rumore”, ha affermato oggi la responsabile in un’intervista ai media lusitani. A un giorno dalla chiusura della campagna elettorale, Rosário Carneiro ritiene che “ci siano molte azioni, molto monitoraggio, molta ripetizione delle notizie, molti commenti e tutto questo non aiuta a trasmettere le informazioni in modo chiaro e obiettivo”.
“Resta da vedere se si tratta davvero di un fenomeno congiunturale e se le proposte che vengono presentate, in alcune circostanze, saranno davvero realizzabili”, insiste Carneiro. Secondo la responsabile di Giustizia e pace, “tutto questo non è molto chiaro, perché proprio nel campo della comunicazione, del commento, dell’informazione, dell’analisi, tutto rimane molto confuso e poco chiarificatore”.
La vicepresidente ritiene che i portoghesi sentano la “vita ritratta” nei temi discussi durante la campagna elettorale, ma che questi non siano affrontati “in modo così chiaro come sarebbe necessario”. “Questo è anche il risultato del periodo che stiamo vivendo, che è molto effimero. I cicli politici stanno diventando sempre più brevi. Ciò crea una pressione dell’immediatezza nel presentare idee che devono essere realizzate molto rapidamente”, sottolinea ancora Carneiro, chiamando al “recupero del senso di appartenenza per la costruzione del bene comune”, affinché “l’eliminazione della povertà sia davvero la priorità”, perché “è determinante per la pace”.

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