Solidarietà con i poveri, attenzione all’ascolto, grande collaborazione. Così mons. Guillermo Antonio Cornejo Monzón, vescovo ausiliare di Lima, e attuale presidente di Caritas Perù, ricorda le doti di mons. Robert Francis Prevost, allora vescovo di Chiclayo e oggi successore di Pietro come Papa Leone XIV. “Durante il ciclone che ha devastato il nostro Paese, all’inizio del 2023, mons. Prevost non si è risparmiato, è stato al fianco di chi non aveva più nulla, una casa, una terra da coltivare, da lavorare”, afferma all’agenzia Ancep, organo informativo della Chiesa peruviana, mons. Cornejo, il quale ricorda “le immagini del vescovo che usciva per le strade con i suoi stivali, per portare aiuto agli abitanti del nord del Perù”.
Il vescovo ausiliare di Lima conosce bene Chiclayo, dove è stato amministrator apostolico tra il 2023 e il 2024, immediatamente dopo il trasferimento in Vaticano di mons. Prevost: con oltre 600.000 abitanti, la città del nord, è una delle zone più popolate della nazione, dove poveri, giovani e intere famiglie si trasferiscono per cercare un futuro migliore. Affacciata sul mare, la zona è arida, abitata da piccoli agricoltori, vittime di calamità naturali come il ciclone Yaku, capace di colpire l’area del Pacifico sudorientale e di devastare il nord del Perù all’inizio di marzo 2023. “La gente è buona, generosa, il cibo è squisito”, spiega il presidente di Caritas Perù, che non nasconde, però, i problemi di violenza e corruzione presenti nella zona. Il vescovo ausiliare di Lima ricorda un intenso periodo di attività e collaborazione con il nuovo pontefice: “Mi ha aiutato molto, con consigli e indicazioni utili. Era un riferimento come canonista. Mi ha raccomandato di vivere la sinodalità, il valore della giustizia sociale, l’attenzione ai poveri, di seguire le nostre realtà, piccole e grandi, e di condividere con i sacerdoti, per quanto possibile, e anche con i religiosi, i valori della collegialità e della comunione”. Ricorda il nuovo Papa come una persona aperta: “Ascoltava tutti con rispetto e poi dava la sua opinione”. “Cosa ho provato al momento dell’elezione? È stata una grande emozione e una sorpresa quando ha voluto ricordare la diocesi in spagnolo. Nel Giubileo della Speranza, è un motivo in più per camminare insieme, come ci ha invitato a fare Leone XIV”.