“L’insegnamento rivolto alle classi e non più ai singoli alunni; l’adozione, come lingua didattica, al posto del latino, del francese, accessibile a tutti; le lezioni domenicali, a cui potevano partecipare anche i giovani costretti a lavorare nei giorni feriali; il coinvolgimento delle famiglie nei percorsi scolastici, secondo il principio del ‘triangolo educativo’”. Sono questi, per il Papa, gli aspetti del carisma lasalliano validi ancora oggi. Lo ha detto Leone XIV, ricevendo in udienza i Fratelli delle scuole cristiane e citando gli insegnamenti di San Giovanni Battista de La Salle. Il fondatore dei Fratelli delle scuole cristiane, ha ricordato infatti Leone XIV, “cominciò rispondendo alla richiesta di aiuto di un laico, Adriano Nyel, che faticava a tenere in piedi le sue scuole dei poveri”. “Il vostro fondatore riconobbe nella sua richiesta di aiuto un segno di Dio, accettò la sfida e si mise al lavoro”, le parole del Pontefice: “Così, al di là delle sue stesse intenzioni e aspettative, diede vita a un sistema d’insegnamento nuovo: quello delle scuole cristiane, gratuite e aperte a chiunque, valido ancora oggi. Così i problemi, man mano che si presentavano, invece di scoraggiarlo, lo hanno stimolato a cercare risposte creative e a inoltrarsi in sentieri nuovi e spesso inesplorati. Tutto questo non può che farci pensare, suscitando anche in noi utili domande”.