Fine vita: Facoltà teologica del Triveneto e Uneba Veneto, tre incontri sull’accompagnamento dei malati. Si parte domani

Facoltà teologica del Triveneto e Uneba Veneto (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) offrono una proposta formativa sul tema della fragilità e del fine vita rivolta a operatori, volontari e persone interessate alle questioni trattate. L’iniziativa, “Fragilità e fine vita. Percorsi di accompagnamento, diritti e buone prassi”, si articola in tre incontri, che si svolgeranno in maggio a Padova, Dolo, Alano di Piave.
Il primo appuntamento, “Scheda per la valutazione multidimensionale dell’adulto e dell’anziano e Protocolli ingresso”, si terrà venerdì 16 maggio (ore 17-19) all’Oic – Opera Immacolata Concezione a Padova (via Toblino 53), con le relazioni di: Leopoldo Sandonà, bioeticista, su “Sguardo antropologico: visione olistica della persona e della vita”; Lucia Soattin, geriatra esperta di strutture sociosanitarie, su “Sguardo tecnico: la valutazione multidimensionale”. Modera Francesco Facci, Uneba Veneto. Seguiranno una presentazione di buone prassi, a cura di Opera Immacolata Concezione, e il dialogo in sala.
Il secondo incontro, “Morte e fine vita”, giovedì 22 maggio (sempre ore 17-19) sarà a Dolo (Venezia) nella Barchessa di Villa Concina, via Comunetto,5. Enrico Furlan, bioeticista, parlerà di “Sguardo antropologico: la morte come compimento della vita”, mentre Giovanni Poles, oncologo esperto in cure palliative, interverrà su “Sguardo tecnico: accompagnamento alla morte nelle diverse prospettive (Rsa, hospice, domiciliarità)”. Modera Patrizia Scalabrin, Fondazione Opera della Speranza. A seguire presentazione di buone prassi, a cura di Residenza Riviera del Brenta, e dialogo in sala.
L’ultimo appuntamento, “Strumenti giuridici per la fragilità”, è in programma martedì 27 maggio (ore 17-19), a Setteville (Belluno), località Alano di Piave, al Centro servizi di via Brigata Re, 19. Relazioni di Cinzia Rossato, psicologa e psicoterapeuta, su “Sguardo antropologico: la cura nel tempo della fragilità”, e Marta Rossi, avvocato, su “Sguardo tecnico: il ruolo dell’amministratore di sostegno, del tutore”. Modera ancora Patrizia Scalabrin. Seguiranno una presentazione di buone prassi, a cura di Fondazione Opera della Speranza, e un dialogo in sala.

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