Giubileo Chiese orientali: mons. Oliverio (Lungro), “riscoprire, anche nell’Occidente cristiano, il senso del primato di Dio”

“Quanto è bello ed importante riscoprire, anche nell’Occidente cristiano, il senso del primato di Dio, il valore della mistagogia così tipici delle spiritualità orientale”. Lo dice al Sir mons. Donato Oliverio, vescovo di Lungro degli Italo Albanesi dell’Italia continentale, che questa mattina ha partecipato, nell’Aula Paolo VI, all’udienza con Papa Leone XIV in occasione del Giubileo delle Chiese orientali. Il presule, che guida la diocesi di rito cattolico-bizantino, sottolinea le parole del Pontefice sulla pace che – dice – è “riconciliazione, perdono, coraggio di voltare pagina e ricominciare”. Il Papa – ricorda che le “vostre spiritualità antiche sono medicinali”, aggiungendo che “ai cristiani va data la possibilità, non solo a parole, di rimanere nelle loro terre con tutti i diritti necessari per un’esistenza sicura”. Nel salutare il Papa, l’eparca di Lungro ha presentato la sua diocesi degli Italo-albanesi e – dice – “gli ho augurato in albanese molti anni”. Mons. Oliverio ha quindi consegnato a Papa Leone XIV la lettera pastorale “2025: un anno di Grazia. Cristiani in cammino verso l’unità, guardando a Nicea” nella quale invita i cristiani dell’eparchia a farsi “sempre più annunciatori del Vangelo con la testimonianza di vita, la fedeltà al patrimonio liturgico-teologico-spirituale, con l’annuncio instancabile delle meraviglie che Dio compie nella via di ciascuno”.

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