
“Sua Santità Papa Leone XIV desidera farvi esprimere la sua vicinanza”, scrive il card. Pietro Parolin ai partecipanti al Simposio teologico internazionale intitolato “Il primo Concilio ecumenico di Nicea (325): la fede ortodossa – la base dell’unità della Chiesa”, organizzato a Bucarest fino al 17 maggio, dalla Chiesa ortodossa romena. I lavori sono iniziati questa mattina, con un saluto del Patriarca Daniel, della Chiesa ortodossa romena, e con il messaggio inviato da Leone XIV attraverso il cardinale Segretario di Stato, e presentato all’assemblea dal nunzio apostolico in Romania mons. Giampiero Gloder. Nel corso della prima giornata del simposio è intervenuto anche il card. Gianfranco Ghirlanda, rettore dell’Università Gregoriana di Roma, su “La sinodalità nella Chiesa cattolica secondo il documento finale della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi”.

(Foto Agenzia Basilica)
Nel suo messaggio, il Papa ha ricordato la celebrazione, quest’anno, nello stesso giorno della Resurrezione del Signore e ha salutato in romeno “Cristo è risorto!”. “L’anniversario del primo concilio ecumenico è veramente per tutti i cristiani un’occasione per ravvivare la loro fede comune nella divinità salvatrice dell’unico Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, ‘consustanziale del Padre’. È altrettanto un’opportunità per riscoprire la sinodalità inaugurata al livello universale dal Concilio di Nicea, sinodalità che fu da allora il cammino indicato dallo Spirito Santo alla sua Chiesa per esprimere ed approfondire la sua unità”, scrive il pontefice, attraverso il card. Parolin. Inoltre, ricorda che “la fede cristologica definita in modo sinodale dal Concilio di Nicea è ‘il fondamento dell’unità della Chiesa’, ed è per tutti i cristiani un appello a ritrovare la piena comunione visibile, secondo la preghiera del Signore, ˈche tutti siano una cosa solaˈ (Gv 17,21)”.
Papa Leone XIV augura, inoltre, che il simposio “sia occasione per riflettere sul come rispondere con zelo rinnovato alla preghiera del Signore, perché i cristiani possano proclamare insieme ai loro contemporanei la loro fede in Gesù Cristo ‘Luce da Luce’, ‘Dio vero da Dio vero’”. Il card. Parolin ricorda anche il centenario, quest’anno, dell’elevazione della Chiesa ortodossa romena al patriarcato, assicurando la preghiera del Papa “perché la Chiesa ortodossa romena continui a portare al mondo la sua preziosa testimonianza del Cristo Risorto”. Facendo, poi, memoria della visita di Papa Francesco in Romania nel 2019, il porporato scrive che Leone XIV apprezza “i legami fraterni che uniscono le nostre Chiese e prega perché questi legami continuino ad approfondirsi verso la piena comunione, ‘perché il mondo creda’ (Gv 17,21)”.