Giubileo 2025: Società San Paolo e Figlie di San Paolo, a Brescia la mostra “Comunicare la speranza, un’altra informazione è possibile”

“Permettetemi di ribadire la solidarietà della Chiesa ai giornalisti incarcerati per aver cercato di raccontare la verità, e con queste parole anche chiedere la liberazione di questi giornalisti incarcerati. La Chiesa riconosce in questi testimoni – penso a coloro che raccontano la guerra anche a costo della vita – il coraggio di chi difende la dignità, la giustizia e il diritto dei popoli a essere informati, perché solo i popoli informati possono fare scelte libere”. In queste parole di Papa Leone XIV, pronunciate il 12 maggio nel corso dell’incontro con i giornalisti accreditati al Conclave, è riassunto il senso della mostra “Comunicare la speranza, un’altra informazione è possibile” promossa dalla Società San Paolo e dalle Figlie di San Paolo con il patrocinio dei Dicasteri per l’Evangelizzazione e per la Comunicazione, e realizzata dall’agenzia Mediacor; per la prima volta è stata esposta in Vaticano, nel gennaio scorso, in occasione del Giubileo del mondo della comunicazione. La mostra, spiegano in un comunicato gli organizzatori, presenta una carrellata di testimoni e testimonianze di giornalisti di tutto il mondo che, a volte anche a rischio della propria vita, sentono il mestiere di giornalista come una missione e hanno continuato o continuano a svolgerla ricercando giustizia e verità. Composta da 24 pannelli e fruibile in più lingue, tramite un apposito Qrcode, la mostra “chiede a ciascuno di ripensare al proprio ruolo a servizio della collettività, così da rinsaldare la dimensione civile della professione del comunicatore, a maggior ragione se si rifà ai valori cristiani”. I pannelli sono pieni di dati, notizie, storie, statistiche aggiornate. Tra i molti spunti interessanti che emergono, c’è quanto segnala il Digital News Report, lo studio più autorevole sull’andamento dei media e dell’informazione condotto annualmente dal Reuters Institute for the Study of Journalism. Il percorso si conclude con la riscoperta della feconda eredità di don Giacomo Alberione e suor Tecla Merlo, fondatori e “ispiratori profetici nel loro tempo”, figure il cui messaggio merita di essere riletto e riproposto anche oggi. La mostra è attualmente aperta a Brescia presso lo Spazio Montini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore fino al 19 maggio. In occasione della XX edizione del Festival della comunicazione, la mostra verrà esposta anche a Fermo dal 23 maggio all’8 giugno (visitabile dalle 16.30 alle 18.30). L’inaugurazione sarà venerdì 25 maggio, alle 11.30. Dal 29 al 31 maggio la mostra sarà a Trento presso il Polo Culturale Vigilianum. Altra data è quella di Sauze di Cesana (To) dal 30 luglio al 12 agosto a cura Associazione Amici di san Restituto. L’iniziativa vede anche il patrocinio di Copercom (Coordinamento delle Associazioni per la comunicazione), Fesmi (Federazione stampa missionaria italiana), Fisc (Federazioni italiana settimanali cattolici), associazione Mete, Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e WeCa (Associazione webcattolici italiani).

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