Parlamento Ue: agricoltori e caso Ilaria Salis al centro dell’attenzione del briefing degli eurodeputati italiani

In vista della prossima plenaria del Parlamento europeo, in programma a Strasburgo dal 5 al 8 febbraio, si è svolto online questa mattina il briefing con gli eurodeputati Mercedes Bresso (S&D-PD), Rosa D’Amato (Verdi-ALE), Paola Ghidoni (ID-Lega) e Mario Furore (NI-M5S). Tanti gli argomenti al centro dell’attenzione della prossima sessione, anche se i due saliti ai diritti della cronaca negli ultimi giorni e che promettono particolare attenzione, sono sicuramente quello legato alle proteste degli agricoltori, arrivati fino a Bruxelles con i trattori per manifestare il loro dissenso, e la situazione detentiva nelle prigioni dell’Ungheria, dopo aver visto il trattamento riservato alla cittadina italiana Ilaria Salis. “C’è un problema con i diritti”, le parole di Bresso parlando del caso legato alla detenzione ungherese, alle quali hanno fatto eco quelle di D’Amato “bisogna tutelare i diritti europei di tutti”, e quelle di Furore “tenuta in condizioni disumane, è indegno”, mentre più tiepide le parole di Ghidoni “non è stato uno belo spettacolo. L’Ungheria però ha diritto di processare entro i propri confini chi commette dei reati”. Per quanto riguarda i motivi delle proteste degli agricoltori, dura la posizione della rappresentante di Verdi-ALE che ha difeso la politica ambientale, chiedendo il giusto compenso e puntando il dito contro le lobby, artefici della Pac-Politica agricola comune, che destina l’80% dei fondi in favore di grandi aziende e quindi agricoltura intensiva, sacrificando. “La proposta di pagare gli agricoltori perché non producano è una follia”, ha dichiarato la rappresentante di ID-Lega, attaccando anche lei la Pac e le contraddizioni nei confronti dei quali si è scagliato anche il rappresentante di NI-M5S che non ha risparmiato una critica al governo italiano che si accanisce sul settore anche con Imu agricola. Anche i fondi in aiuto all’Ucraina tra i temi dibattuti, il giusto pagamento degli stagisti durante i tirocini, le nuove tecniche genomiche, la guerra tra Israele e Palestina, la Carta dei diritti delle donne, che comprende tra i reati mutilazioni genitali e matrimoni forzati ma non lo stupro, ed anche le ingerenze russe nell’Ue, al centro dell’attenzione dopo le accuse di collusione di una deputata europea con i servizi di sicurezza russi.

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