Gioco d’azzardo: Caritas Roma, appello al Parlamento per arginare il Gap. No a “passi indietro su prevenzione, cura e contrasto”

Sollecitata dal forte coinvolgimento di molte persone e famiglie che nella Capitale patiscono le conseguenze del disturbo da gioco di azzardo – 4 miliardi e 962 milioni il totale della raccolta nel solo 2022 – la Caritas diocesana di Roma “non può restare silente rispetto ai decisi passi indietro che verrebbero fatti alla prevenzione, alla cura e al contrasto all’azzardo patologico” (Gap) con l’approvazione della proposta normativa sullo schema di decreto legislativo recante “Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell’articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111” approvata dal Consiglio dei ministri del 18 dicembre 2023 e ora in discussione alle commissioni Finanze e Bilancio e Tesoro della Camera dei deputati e del Senato. Si tratta di un testo che va a modificare la normativa dei giochi a distanza (telematici), un settore in forte espansione e che rappresenta oltre il 60% della raccolta complessiva dell’industria dell’azzardo.
Nel massimo rispetto delle prerogative del Parlamento, la Caritas di Roma segnala che “sono diversi gli aspetti della proposta di decreto legislativo che rischiano di peggiorare la diffusione dell’azzardo patologico e, allo stesso tempo, indebolire l’efficacia della rete di difesa sociale che nel corso degli anni si è organizzata grazie all’associazionismo e alla sensibilità degli amministratori locali (Regioni e Comuni) che quotidianamente si trovano a contatto con famiglie in stato di povertà a causa della dipendenza dall’azzardo”. E si ritrova “nelle posizioni espresse dagli Enti locali – Comuni e Regioni – nell’ambito della Conferenza unificata Stato-Regioni in cui si richiedono significative modifiche al testo”.
La Caritas di Roma richiede “il mantenimento del divieto assoluto di pubblicità estendendo tale provvedimento alla pubblicizzazione di quote e pronostici ritenuti ‘informazione giornalistica’ e trasmessi durante gli eventi sportivi”. La proposta del Governo prevede “l’utilizzo della pubblicità del gioco pubblico funzionale alla diffusione del gioco sicuro e responsabile, comunque coerente con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili”: la Caritas di Roma ritiene che “tale fine non vada perseguito con la pubblicità del gioco ma con campagne specifiche affidate a enti di tutela, primo tra tutti il Ministero della Salute”.
In materia di “Promozione e tutela della salute” la Caritas di Roma chiede “il mantenimento del ruolo e delle competenze esclusive in materia di salute dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave costituito presso il Ministero della Salute e l’incremento di risorse per il Fondo per il gioco d’azzardo patologico”.
Per la tutela dei minori, riprendendo quanto chiesto dalla ministra Eugenia Roccella dopo le violenze sui minori a Caivano per la tutela dei minori dai siti pornografici ed estendendo tale preoccupazione al gioco d’azzardo a distanza, la Caritas chiede che “venga istituito un tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che studi la problematica con i gestori telefonici al fine di prevedere dei contratti per utenti minorenni, sottoscritti dai genitori, che proibiscano l’accesso a siti vietati”.
La Caritas di Roma rivolge “un appello ai parlamentari ad andare al di là delle logiche di schieramento politico di fronte all’urgenza di arginare gli effetti estremamente gravi che la piaga dell’azzardo sta producendo in un clima di gravissima sottovalutazione. L’azzardo non può essere considerato solo come un’entrata per il Bilancio dello Stato, ma rappresenta una grave patologia che coinvolge tutte le generazioni, che sottrae enormi risorse all’economia reale e mette in serio pericolo le famiglie, soprattutto le più fragili”.

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