Papa Francesco: “rallentare il passo”, in un mondo “che esalta il tutto e subito”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Attendere non è facile”, in un mondo “che spesso corre a gran velocità, che esalta il tutto e subito, che si consuma nell’attivismo e cerca di esorcizzare le paure e le angosce della vita nei templi pagani del consumismo o nello svago a tutti i costi”. E’ l’analisi del Papa, che nell’omelia della Messa per la Giornata mondiale della vita consacrata, presieduta nella basilica di San Pietro, ha messo in guardia i religiosi dall’”adeguamento allo stile del mondo, che finisce per prendere il posto del Vangelo”. In un contesto del genere, “dove il silenzio è bandito e smarrito, attendere non è facile, perché richiede un atteggiamento di sana passività, il coraggio di rallentare il passo, di non lasciarci travolgere dalle attività, di fare spazio dentro di noi all’azione di Dio, come insegna la mistica cristiana. Facciamo attenzione, allora, perché lo spirito del mondo non entri nelle nostre comunità religiose, nella vita ecclesiale e nel cammino di ciascuno di noi, altrimenti non porteremo frutto”.

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