Francia: riapre dopo cinque anni la cattedrale Notre-Dame di Parigi. Lettera alla città dell’arcivescovo con il calendario delle celebrazioni e l’invito “a tutti” a partecipare

Devastata nel 2019 da un terribile incendio e dopo cinque anni di chiusura le celebrazioni per la riapertura della cattedrale parigina di Notre-Dame dovranno essere un “evento di popolo” perché “questa cattedrale è lì per tutti. Credenti o no, cristiani o no, è un punto di riferimento per tutti”, “un faro nella nostra città”, “in mezzo alle tragiche circostanze del nostro mondo attuale”, “testimone di tanti eventi nella vita di Parigi e del nostro Paese”. Con queste parole, mons. Laurent Ulrich, arcivescovo di Parigi, annuncia in una Lettera pastorale alla città, il calendario degli eventi programmati quest’anno per la riapertura ufficiale della Cattedrale parigina. La riapertura vera e propria inizierà con un triduo. Il 7 dicembre ci sarà l’inaugurazione ufficiale durante la quale avverrà “la consegna” di Notre-Dame da parte dello Stato proprietario al cessionario che è la Chiesa cattolica; ci saranno poi la cerimonia del “risveglio dell’organo”, una celebrazione liturgica con benedizione, un Magnificat o un Te Deum, poi i vespri. Domenica 8 dicembre avrà luogo la consacrazione dell’altare con la prima messa nella cattedrale restaurata. Infine lunedì 9 dicembre quando la città di Parigi avrà finalmente la gioia quest’anno di celebrare in cattedrale l’Immacolata Concezione, festa liturgica spostata di un giorno, a causa della II Domenica di Avvento. L’arcivescovo annuncia che due settimane prima della riapertura, ci sarà una grande processione popolare per le strade di Parigi che accompagnerà il ritorno della statua di Notre Dame che si trova oggi a St-Germain-l’Auxerrois. Dall’8 al 15 dicembre, l’arcidiocesi di Parigi prevede di organizzare una ottava dove ogni giorno, ci sarà una celebrazione solenne su un tema particolare. L’arcivescovo è consapevole del desiderio di tantissime persone a partecipare alla riapertura della cattedrale. Bisogna però tenere in considerazione – scrive nella Lettera –  che “il numero di posti a sedere della cattedrale non è molto elevato: Notre-Dame non è certo la chiesa più grande di Parigi!” e che in quei giorni ci sarà spazio forse solo per i personaggi pubblici, lo Stato proprietario, i donatori, le squadre che hanno lavorato per cinque anni, i vigili del fuoco che hanno salvato l’edificio il 15 aprile 2019, i vescovi francesi… Ma voglio – aggiunge subito mons. Ulrich – che il popolo di Parigi sia presente”. A questo proposito, Ulrich ricorda che il tempo delle “riapertura” durerà fino all’8 giugno 2025, festa di Pentecoste. Da qui l’invito alle parrocchie di Parigi e alle diocesi della provincia di Parigi di organizzare pellegrinaggi. Oltre al “giubilo che ci aspetta”, nella lettera l’arcivescovo esprime anche sentimenti di “orgoglio” per il “lavoro svolto in questo periodo di poco più di cinque anni” e parole di “gratitudine” per “il magnifico impegno delle aziende e dei loro dipendenti con eccezionali risultati professionali”.

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