Neonato abbandonato a Milano: Gualzetti (Caritas ambrosiana), “raggiungere coppie e genitori che vivono in condizioni di marginalità”

(Foto ANSA/SIR)

“Chi ha responsabilità istituzionali e coloro che hanno a cuore la tutela e la promozione della vita, sin dalle sue stagioni più fragili, devono chiedersi se si faccia abbastanza per raggiungere coppie e genitori che vivono in condizioni di marginalità urbana e sociale, al fine di includerli nei circuiti di cura e tutela”. Così Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, commenta al Sir la vicenda del neonato abbandonato di fronte a un appartamento nel quartiere Giambellino di Milano. “La strada e i caseggiati che sono stati teatro dell’abbandono sono luoghi di ‘ritirata’ delle istituzioni e di acuto disagio sociale: non sorprende, ma inquieta, che un padre, o una madre, o una coppia in difficoltà per la nascita di un figlio decidano di non rivolgersi a soggetti che potrebbero dare loro un aiuto decisivo ed effettivo (i tanti servizi istituzionali, sociali, ecclesiali che comunque punteggiano il quartiere) e abbandonino la nuova vita davanti alla porta di una casa che ospita una famiglia verosimilmente della stessa estrazione culturale, probabilmente intesa come l’unica forma di vicinanza raggiungibile e interpellabile. Dobbiamo fare di più tutti – prosegue Gualzetti –, per rafforzare e rendere capillare la trama dell’ascolto, dell’accesso, dell’inclusione e dell’integrazione, estendendola anche a coloro che vivono in condizioni di marginalità, semi-legalità, irregolarità”.

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