Commissione europea: un anno dopo il terremoto in Turchia altri 26 milioni di aiuti umanitari; fondi anche per Bangladesh e Myanmar

La Commissione europea ha oggi dato notizia di uno stanziamento di 26 milioni di euro in aiuti umanitari a sostegno dei rifugiati vulnerabili e delle comunità che li ospitano nella regione sud-orientale della Turchia, vicino al confine con la Siria. È lì che, il 6 febbraio di un anno fa, è stato registrato uno dei peggiori terremoti della storia moderna della Turchia, con oltre 50 mila morti e danni incalcolabili a infrastrutture e abitazioni. Oggi la Turchia ospita quasi 4 milioni di rifugiati. In questo contesto, “le nostre principali priorità umanitarie”, ha sottolineato Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi, “saranno garantire l’accesso all’istruzione e fornire protezione alle comunità più vulnerabili. L’Ue continua a essere solidale con i rifugiati in Turchia fornendo aiuti salvavita ai più bisognosi”. Da Bruxelles, dove oggi sono in corso il Forum ministeriale Ue-Indo-Pacifico e l’incontro ministeriale Ue-Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (Asean) arriva anche la notizia di uno stanziamento da parte della Commissione di oltre 56 milioni di euro per il 2024 in aiuti umanitari “per sostenere le persone bisognose in Asia e nel Pacifico”: il Bangladesh (26,5 milioni di euro) che ospita quasi un milione di rifugiati Rohinga, il Myanmar (19,2 milioni di euro) ancora terra di violenza e conflitti, le Filippine (2,6 milioni di euro) per la popolazione del Mindanao, il Nepal (4 milioni) per aumentare la preparazione alle catastrofi naturali.

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