Vittime civili di guerra: Mattarella, “dal Medioriente all’Ucraina, bilancio in allarmante crescita. È inaccettabile”. “Promuovere cultura di pace”

“Assistiamo ad un costante incremento delle vittime civili nelle aree che sono teatro di guerra. Dai conflitti in Medioriente alla guerra in Ucraina, il bilancio delle vittime è in allarmante crescita. Sono fatti inaccettabili, che offendono i valori umanitari e di solidarietà su cui si basa la cooperazione tra popoli e nazioni e violano i principi del Diritto internazionale umanitario da applicare negli scontri armati”. Lo denuncia oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo.
“Il flagello della guerra, come affermato dallo Statuto delle Nazioni Unite, porta indicibili afflizioni all’umanità”, ammonisce il capo dello Stato, evidenziando che “colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione: bambini, famiglie, persone che non prendono parte alle ostilità, tutti coloro che, secondo i principi stabiliti dalle Convenzioni di Ginevra, devono essere protetti e trattati con umanità in ogni circostanza”. Per Mattarella, “promuovere la cultura della pace, ottenere il rispetto della popolazione civile nei conflitti, sono elementi imprescindibili per scuotere le coscienze ed evitare gli orrori che derivano da ogni forma di uso indiscriminato della forza nelle relazioni tra i popoli”. “In questa Giornata, la Repubblica – conclude il presidente – commemora tutte le vittime civili delle guerre e dei conflitti ed esprime vicinanza ai loro familiari”.

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