Fondazione Missio: Il Ponte d’Oro, a febbraio la rivista per ragazzi racconta la “vita da difendere, sostenere, aiutare”

Il numero di febbraio de “Il Ponte d’Oro”, mensile per ragazzi edito dalla Fondazione Missio (www.missioitalia.it), prende spunto dal Messaggio che i vescovi italiani hanno scritto in occasione della 46ª Giornata nazionale per la vita, in calendario per domenica 4 febbraio. La rivista, ideata per bambini da 8 a 12 anni ma anche per i loro educatori (catechisti, insegnanti, animatori di oratorio, ecc.), dedica l’intero dossier al tema, intitolandolo “C’è vita!”: otto pagine che celebrano la vita da difendere, sostenere, aiutare. Vita verso la quale farsi prossimi. Proprio come i missionari che in diversi angoli del mondo si impegnano accanto alle persone in difficoltà, le cui vite possono a prima vista sembrare poco importanti agli occhi di molti. Come quella di Akech, una bambina ugandese con disabilità, accolta da una coppia di sposi di missionari laici. O quella degli emarginati che abitano nella Città del popolo a Rio Branco, in Brasile, dove don Massimo Lombardi, sacerdote fidei donum, ha scelto di operare. “Questi e mille altri sono luoghi dove c’è vita, a dispetto di quello che può sembrare a prima vista. E i tanti missionari lo testimoniano”, spiegano dalla redazione.
Oltre alla data del 4 febbraio, la rivista ricorda l’importanza di un’altra giornata significativa: l’11 febbraio, descritta dall’editoriale a firma di Kizito, “una data un po’ speciale” perché la Chiesa celebra la Madonna di Lourdes, ma anche la Giornata del malato. “Tutto questo – si legge nell’editoriale – ci ricorda che nel mondo, e specialmente nei Paesi più poveri, tante persone non hanno la possibilità di curarsi, di ricevere le medicine necessarie, oppure di poter essere ricoverate in un ospedale in caso di bisogno. Per loro non esiste il diritto alla salute. Non hanno le nostre stesse possibilità, in caso di bisogno, di essere curate e guarite”.
L’attenzione a ciò che accade nel Sud del mondo prosegue con la presentazione di Malik Ndiaye, un ragazzino senegalese di 12 anni con la passione per le stelle: recuperando materiali a portata di mano in casa (come lattine di bibite, bicchieri di carta, una macchina fotografica, gli occhiali vecchi del padre), costruisce un telescopio artigianale ma funzionante, che gli è valso un premio dell’Associazione senegalese per la promozione dell’astronomia (Aspa).
Infine, in vista dell’inizio di Quaresima, ecco un’intervista a don Stefano Ferraretto, missionario fidei donum in Etiopia, nella Prefettura apostolica di Robe, che descrive la fede vissuta e testimoniata dai ragazzi della parrocchia di Dodola, felici e orgogliosi di essere amici di Gesù.

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